Un tempo si diceva: “il paese è piccolo, la gente mormora…”. Oggi, invece, con la potenza di Internet e dei social network, il vecchio adagio possiamo mutuarlo in “piccoli paesi, polemiche grandi”.

Ed è ciò che succede proprio in questi giorni a San Lorenzo del Vallo, paese di poco più di 3 mila anime nell’entroterra della vasta provincia di Cosenza.

Già, ma che succede, o meglio che è successo e qual è l’oggetto del contendere tra opposte fazioni?

È presto detto.

Il Comune è destinatario da parte del Governo nazionale d’una “torta” da 140 mila euro per il triennio 2021/2023 a titolo di “Fondo di sostegno ai comuni marginali”. Per l’annualità 2021 sono stati stanziati 47 mila euro di fondi per incentivare l’apertura di nuove attività commerciali e produttive al fine di combattere lo spopolamento progressivo del territorio comunale, non erano stati ancora assegnati e rischiavano d’andare perduti.

Dal municipio, allora, è stato predisposto il relativo avviso pubblico, con scadenza per la presentazione delle domande per l’ottenimento dei contributi fissata al 16 gennaio scorso. Sono state 11, in tutto, le domande pervenute al competente ufficio comunale, e la piccola “torta” da 47 mila euro è stata tagliata in parti uguali da 5 mila euro per 9 partecipanti ammessi al bando, ad uno soltanto è stata concessa la restante somma di 2 mila euro scarsi, mentre l’undicesimo partecipante è stato escluso perché la sua pratica era pervenuta fuori termine.

Le “fette di torta” sono state così distribuite agli aventi diritto, nel pieno rispetto della legalità amministrativa, a titolari di Partite Iva che stanno per aprire oppure che hanno già aperto delle attività commerciali o produttive sul territorio comunale.

Quel che fa discutere in paese è proprio l’elenco nominativo dei beneficiari. Nel quale spicca anche il nome dell’assessora comunale Chiara Diana, oltre a quelli di suoi parenti ed affini, vale a dire Giovanni Aceto, marito della sorella Maria, Domenico Santagada, marito della cognata Maria Pia sorella di suo marito, Elvira Gentile, sua cugina diretta poichè figlia di Antonia Diana sorella di suo padre.

L’assessora Diana

Non solo. Sì, perché nell’elenco ci sono anche parenti ed affini d’altri due tra assessori e consiglieri della maggioranza che sostiene il sindaco Vincenzo Rimoli (nella foto d’apertura).

E sono:

Pasquale Corrado, cugino del consigliere con deleghe amministrative Emilio Corrado – quest’ultimo però smentisce la parentela – ed Erminia Ciliberti, cognata dell’assessora Simona Verta.

L’assessora Verta

E spicca pure il nome di Giovanni Zagarese, che è cugino diretto d’una responsabile amministrativa del Comune, Patrizia Zagarese. 

Il consigliere Corrado

La polemica sulla “parentopoli” è stata sollevata su Facebook dal noto imprenditore sanlorenzano Eugenio Ciliberti, sostenitore da tempo “pentito” dell’attuale sindaco Rimoli: 

«Quest’elenco di persone riceve queste somme pubblicate dal Comune di San Lorenzo del vallo.

Soldi che lo Stato dà in aiuto ai paesi svantaggiati per combattere lo spopolamento.

Chiedo agli amministratori:

sono gli unici cittadini che ne hanno diritto?

Mi chiedo che sfacciataggine avete, come si può continuare con un’amministrazione così?

Solo a San Lorenzo questo può succedere!».

L’imprenditore e cittadino sanlorenzano Eugenio Ciliberti

E mentre tra le pieghe dei tanti, tantissimi commenti sotto il post di Ciliberti fiocca pure l’oramai classico annuncio di querele da parte dell’assessora Diana, la conclusione dell’imprenditore e cittadino deluso dalla sua amministrazione comunale appare poco o per nulla condivisibile:

tornando a bomba ai vecchi detti, infatti, “tutto il mondo è paese”, non solo San Lorenzo… direttore@altrepagine.it