La lite in casa a San Demetrio Corone: carnefice il 34enne del luogo Demetrio Rose, vittima il 27enne coriglianese Massimo Alice 

La sera del 31 dicembre scorso aveva tentato d’ammazzare suo cognato a pistolettate. Gli aveva sparato addosso due colpi di pistola calibro 22 proprio durante il cenone di fine anno per il quale la famiglia era riunita, colpendo ai fianchi il “rivale”.

Il fatto era accaduto in una casa di San Demetrio Corone, al culmine d’una lite. Il ferito, Massimo Alice, 27enne di Corigliano-Rossano originario della Marina di Schiavonea, era stato trasportato con urgenza dagli stessi familiari nel Pronto soccorso del presidio ospedaliero “Guido Compagna” di Corigliano-Rossano, per essere da lì trasferito d’urgenza e in ambulanza nell’ospedale dell’Annunziata a Cosenza dov’era stato poi operato, uscendo dallo stato di pericolo di vita.

Ciò mentre i carabinieri della Stazione di San Demetrio e della Sezione operativa radiomobile in forza al Reparto territoriale di Corigliano-Rossano s’attivavano nelle indagini del caso informando dell’accaduto il magistrato di turno in Procura a Castrovillari.

L’autore della sparatoria, Demetrio Rose, 34enne di San Demetrio, era stato subito fermato dai militari e su disposizione del magistrato rinchiuso in carcere a Castrovillari con l’accusa di tentato omicidio.

Questa mattina in Tribunale a Castrovillari è cominciata l’udienza preliminare nei confronti del pistolero. Demetrio Rose è difeso dall’avvocato Demetrio Marchianò del locale foro. Il legale aveva formalizzato la richiesta di patteggiamento della pena a 4 anni di reclusione riqualificando il reato e rubricando il capo d’imputazione in lesioni personali gravissime.

Nonostante il parere favorevole da parte del pubblico ministero Valentina Draetta, però, il giudice per l’udienza preliminare, Biagio Politano, ha rigettato la richiesta. Demetrio Rose rimane dunque imputato per tentato omicidio. La vittima, Massimo Alice, rappresentata e difesa dall’avvocato Francesco Sammarro del locale foro che ovviamente s’era opposto alla richiesta di patteggiamento, s’è costituita parte civile. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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