«Mi ritiro per deliberare» usava dire un nostro simpatico coinquilino in quegli anche goliardici anni universitari romani, quando il suo bisogno “di sentenza” era quello grosso.

Così avvertendoci di prevedere un’alquanto lunga camera di consiglio. Momenti meravigliosi (quelli del nostro vecchio amico):

ricordi che ci riaffiorano alla mente in questi giorni e in queste ore che, quatti quatti, seguiamo l’ultimo “serio” dibattito politico che s’è acceso a Corigliano-Rossano. Quello sulla riapertura al pubblico di quell’antico, imponente rudere, che ancora oggi può ammirare solo però chi guadagna l’ingresso di quella Piazza Santo Stefano volgarmente detta Cozzo, nel centro storico rossanese.

Già, perché qui adesso il problema grosso è se il sindaco Stasi delibera o meno. A sentire i maligni rappresentanti istituzionali e politici a tutti i livelli della Destra locale, Stasi sarebbe stitico. Refrattario a far convocare un Consiglio comunale per deliberare la messa a disposizione dell’immobile di proprietà comunale che fu Tribunale di Rossano, per allocarvi il “sarà” tribunale di Corigliano-Rossano e della Sibaritide (che abbondanza!).

Il fu Tribunale di Rossano

Sì, perché c’è tutta una spasmodica attesa da quando il senatore rossanese di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, ha promesso a tutti un presidio fantastico per assopire la fame e la sete di giustizia di cui il popolo sta morendo da un decennio in qua, dal momento che l’unico problema, qui, è avere un posto sotto casa dove poter essere processati in santa pace, altro che assenza di sanità, mancanza di lavoro, rincari dei beni e dei servizi di prima necessità, aumenti delle tasse e dei tributi! 

Qui il popolo invoca a squarciagola persino la riapertura della fu Corte d’Assise di Rossano per poter avere la possibilità d’ammazzare qualcuno e un posto sicuro dove guadagnarsi onestamente un sacrosanto ergastolo…

Un recente incontro promosso dal sindaco Stasi con la deputazione nazionale eletta nel territorio per la riapertura del tribunale

Per riaprire il fu tribunale rossanese finalmente c’è l’uomo giusto al posto giusto: 

attualmente imputato in ben 3 processi per bancarotta, abuso edilizio e calunnia, purtroppo nel Tribunale di Castrovillari, chi meglio del senatore Rapani che di queste cose se ne intende poteva sedere nella Commissione Giustizia del Senato a perorare la giusta causa rossanese?!

Il senatore Rapani

Sindaco Stasi, sii buono almeno una volta e non buttarla come sempre in caciara politica in vista delle elezioni comunali dell’anno venturo. 

Dai Stasi, tanto figurati se Rapani, tu, e il resto della compagnia briscola, ridisegnate la geografia giudiziaria!

Perciò sindaco, che ti costa? 

In fondo la tua fortuna politico-elettorale è nata proprio dall’occupazione del tribunale prima che lo giustiziassero, dal tuo coreografico sciopero della fame per spararti le pose su Facebook con la barba incolta e il viso trasandato, ricordi Stasi?

Il sindaco Stasi se la ride di gusto

E mentre noi cercavamo di convincerlo, Stasi fatigamecitt riuniva il Consiglio comunale. E deliberava, lui per tutti, Rapani compreso, all’unanimità dei presenti e anche degli assenti, la messa a disposizione degli accoglienti locali per il bisogno, quello grosso, della terza città delle Calabrie e della Sibaritide. Viva l’Italia… liberata! direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com