Era finito in carcere nel pomeriggio del 24 aprile scorso dopo aver messo a soqquadro la propria abitazione e aggredito fisicamente sua madre alla quale aveva chiesto dei soldi che la stessa si rifiutava di dargli.
Nella casa del centro storico coriglianese di Corigliano-Rossano erano intervenuti i carabinieri della locale Stazione che l’avevano ammanettato.
Dopo quattro giorni, il 20enne Giorgio Imperiale è tornato in libertà, con l’obbligo di firma in caserma.
A deciderlo, al termine dell’udienza di convalida dell’arresto tenutasi questa mattina in Tribunale a Castrovillari, è stato il giudice per le indagini preliminari Simone Falerno, come da richiesta del difensore del giovane incensurato, l’avvocato Francesco Paolo Oranges del locale foro.
Il pubblico ministero Valentina Draetta aveva richiesto la conferma della misura cautelare carceraria.
Imperiale andrà a processo per danneggiamento, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni, perché durante il fattaccio aveva aggredito pure un carabiniere, poi costretto a farsi medicare nel Pronto soccorso del locale presidio ospedaliero. redazione@altrepagine.it