La donna ha patteggiato la pena e ha lasciato il carcere come da richiesta del suo difensore: da ieri è libera

È stata condannata a 3 anni e otto mesi di reclusione, col patteggiamento della pena, la 51enne di nazionalità bulgara Larisa Parvanova, imputata di concorso in un duplice tentato omicidio assieme al compagno, il 47enne coriglianese Natalino Pirro (la coppia nella foto).

Si tratta del grave fatto accaduto il 31 ottobre dell’anno scorso tra l’interno e l’esterno del circolo ricreativo “La torre”, ubicato nel centro storico coriglianese di Corigliano-Rossano proprio di fronte al Castello ducale. 

La donna straniera, nel processo, tenutosi ieri in Tribunale a Castrovillari, è stata difesa dall’avvocato Andrea Salcina del locale foro.

A seguito del patteggiamento, il legale ha ottenuto la revoca della misura cautelare in carcere nei confronti della bulgara, che era detenuta da 6 mesi. Larisa Parvanova è tornata dunque in libertà su disposizione del collegio penale del Tribunale (presidente Annamaria Grimaldi, a latere Rosamaria Pugliese ed Orvieto Mattonti). Alla scarcerazione della Parvanova ha dato parere favorevole il pubblico ministero Veronica Rizzaro, rappresentante l’accusa nel processo.

Il compagno della donna, che è difeso dall’avvocato Francesco Paolo Oranges dello stesso foro di Castrovillari, non è stato invece ancora giudicato, dal momento che il processo nei suoi confronti è subordinato a una perizia psichiatrica disposta dal giudice per le indagini preliminari Lelio Festa (LEGGI QUI)

Il Tribunale di Castrovillari

La diabolica coppia Pirro-Parvanova quella sera del 31 ottobre aveva fatto irruzione nel circoletto coriglianese e tentato di far fuori il 58enne coriglianese Francesco Coppola e il 50enne anch’egli coriglianese Paolo Algieri, quest’ultimo deceduto qualche settimana fa, ma stroncato da una grave malattia di cui soffriva da tempo.

Pirro, accompagnato in auto dalla sua donna, imbracciando un fucile calibro 12 caricato a pallini ed attrezzato d’una cartucciera, aveva sparato fucilate all’impazzata contro i due “nemici” dentro il locale e fuori da esso, alla presenza del titolare e d’alcuni altri avventori di quella drammatica serata, spalleggiato dalla propria donna in ogni fase della drammatica azione. Che per fortuna non provocò morti, ma che lasciò feriti Algieri e Coppola su quel “campo di battaglia”.

Proprio la 51enne bulgara sarebbe stata la “causa” di quanto avvenuto:

Pirro il “fuciliere”, infatti, provando una morbosa gelosia verso la compagna, aveva deciso di “punire” in modo esemplare quanti osavano soltanto guardarla o rivolgerle la parola. Le indagini-lampo furono condotte dai carabinieri del Reparto territoriale, che quella sera stessa arrestarono la coppia diabolica fuggita dalla scena del crimine. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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