I servizi da tempo garantiti dall’eroica “resistenza” dell’unica farmacista presente senza impiegati amministrativi ed ausiliari e quell’imminente “affare” da oltre 13 milioni e mezzo di euro

Con una già cronicamente carente e deficitaria gestione di tutti i suoi servizi sanitari, nella città di Corigliano-Rossano spirano ulteriori venti poco favorevoli, che non lasciano presagire nulla di buono per la sanità locale nell’imminente prossimo futuro.

Negli ultimi giorni, per esempio, ci siamo imbattuti nelle prestazioni che vengono effettuate e garantite in modo praticamente “spartano” ai pazienti-utenti della Farmacia territoriale che ricade nel Distretto sanitario Jonio Nord – quello che ha sede allo Scalo di Corigliano – dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.

La farmacia è aperta al pubblico due volte alla settimana, di martedì e di giovedì. E in quei due giorni deve fare fronte alle esigenze, mediamente, di più di 200 pazienti, provenienti non solo e soltanto dal Coriglianese, ma anche da diversi comuni sì limitrofi alla città di Corigliano-Rossano, ma al contempo distanti, come i confinanti paesi arbëreshë.

Già, ma come avviene la distribuzione dei farmaci, considerando che nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di farmaci cosiddetti “salvavita” oppure prescritti a pazienti oncologici o comunque affetti da malattie gravi e rare

La distribuzione di queste medicine viene ovviamente effettuata, ma da svariati mesi è garantita con modalità che potremmo definire “eroiche” da parte dell’esiguo personale che opera all’interno della farmacia, che attualmente è ridotto ad una sola unità, vale a dire la farmacista.

Va da sé che non può esistere una farmacia senza il farmacista, ma nella struttura della Farmacia territoriale coriglianese dell’Asp oggi mancano del tutto sia gl’impiegati amministrativi sia gli ausiliari di supporto, figure la cui presenza è assolutamente necessaria ed alle cui incombenze deve far fronte la stessa farmacista, l’unica rimasta dopo il pensionamento del collega che l’affiancava.

Così, fra trasferimenti e mancati “rimpiazzi” di personale da parte della dirigenza sanitaria aziendale, la farmacista, oltre al proprio lavoro, è costretta ad occuparsi anche di tutto il resto, persino dello scarico quotidiano dei farmaci che arrivano coi furgoni, talvolta aiutata volontariamente dagli stessi pazienti che in tal modo evitano attese di ore ed ore per essere serviti.

Una situazione, insomma, davvero insostenibile e oltremodo offensiva tanto della professionalità di chi lavora e “resiste” quanto della dignità delle donne e degli uomini che per recarsi nella Farmacia territoriale dell’Asp certamente non godono di buona salute.

Una situazione che non accenna affatto ad alcun cambiamento di rotta. Così siamo andati a ficcare il naso nelle “cose” dell’Asp, giusto per vedere se in prospettiva la dirigenza sanitaria abbia riservato qualcosa di positivo e risolutivo del bubbone che sta vivendo questa gestione insostenibile della Farmacia territoriale coriglianese.

A sinistra il direttore sanitario dell’Asp, il medico rossanese Martino Rizzo, a destra il commissario straordinario suo compaesano, il dottor Antonello Graziano

E “navigando” sull’Albo pretorio del sito istituzionale dell’Asp di Cosenza “scopriamo” una recentissima Delibera, la numero 930 dello scorso 19 aprile, avente ad oggetto un imminente partenariato tra l’Asp ed un colosso aziendale italiano privato attivo proprio nella distribuzione dei farmaci, relativo alla gestione e alla razionalizzazione della logistica sanitaria integrata.

L’ingegnere rossanese Antonio Capristo dirigente dell’Asp

Una delibera “corposa” in tutti i sensi, a partire dalle sue 9 pagine di nero su bianco, fino all’importo dell’“affare”:

oltre 13 milioni e mezzo di euro.

L’atto aziendale è stato proposto dal responsabile della Gestione tecnico-patrimoniale dell’Asp, il rossanese Antonio Capristo, ed è firmato dal commissario straordinario Antonello Graziano, dal direttore sanitario Martino Rizzo, pure loro due rossanesi, e dal direttore amministrativo Remigio Magnelli.

È l’atto che decreterà la chiusura della Farmacia territoriale di Corigliano? direttore@altrepagine.it  

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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