In questi ultimi giorni all’assessorissimo al Turismo del Comune di Corigliano-Rossano, Costantino Argentino, è toccato di dover salire in cattedra per spiegare ai suoi discenti… perché l’hanno bocciato.

La lectio magistralis del professor Argentino per gli amici solo Costantino è ruotata tutta intorno alla bandiera, quella di colore blu che durante la scorsa estate aveva annunciato con certezza di conquistare soprattutto per giustificare quei 38 mila euro (poi scontati a 35) che aveva fatto allegramente scucire dalle tasche del Comune – e quindi dei cittadini amministrati – per favorire il suo personale amico Paolo Monte (i due assieme nella foto in alto) che all’uopo aveva messo su in quattro e quattr’otto un’allegra società sportiva dilettantistica per “offrire” a quel prezzo un paio di bagnini “comunali” a fare i baywatch su 215 metri di spiaggia del litorale coriglianrossanese ch’è lungo alcune decine di chilometri.

«Un progetto che rientra nel percorso che porterà la città ad ottenere la Bandiera blu, un progetto di civiltà», aveva detto sempre cattedraticamente Argentino il 24 giugno dell’anno scorso, proprio per avallare il progetto “Spiagge libere, sicure e senza barriere” di Paolo & Costantino oramai scoperti con la prova della pistola fumante da AltrePagine che li aveva sputtanati fino all’accredito della 35 mila sul conto corrente dell’“Asd Baywatch Co.Ro.”, la società sportiva del caso presieduta e rappresentata dalla madre e dalla sorella dell’amico dell’assessorissimo. Che, per farsi pagare, aveva poi protocollato in Municipio una lettera recante il nome dell’associazione sportiva col proprio personale numero di telefono cellulare, ma senz’alcuna firma in calce, una lettera anonima praticamente, forse per un minimo accenno improvviso e provvisorio di vergogna! (leggi QUI).

Ora, se questa è l’esegesi, figuriamoci che spasso la “lezione” con la quale Costantino ha suggellato il diniego della “Bandiera blu” alle spiagge coriglianrossanesi nei giorni scorsi.

Una “questione morale”? 

Chissà. 

Deliziamoci però il palato culturale dando “viva voce” al prof Argentino: 

«Il processo di candidatura di un Comune all’ottenimento della Bandiera blu è un procedimento estremamente complesso che si caratterizza soprattutto per la sua capacità di rispettare in pieno i parametri predisposti dalla Fee Italia (Foundation for environmental education) che gestisce a livello nazionale il programma.

Questo era il primo anno in cui il Comune ha inviato quanto richiesto partecipando, di fatto per la prima volta, al procedimento di assegnazione. Il dato reale di questa vicenda è che per la prima volta Corigliano-Rossano può competere per ottenere questo riconoscimento.

Non essere annoverati nei comuni che hanno ottenuto la Bandiera blu alla prima candidatura nella storia della città è piuttosto normale ed era prevedibile, ma il fatto che per la prima volta è stata inoltrata la procedura completa di partecipazione al processo selettivo di candidatura alla Bandiera blu costituisce una buona base di partenza raggiungere l’obiettivo in futuro».

Insomma, proprio come Renato Pozzetto nel film “Il ragazzo di campagna” quando diceva d’avere «buone prospettive per il futuro»

L’assessorissimo precisa:

«Non siamo rammaricati perché come prima candidatura era prevedibile. Già da domani saremo al lavoro per riproporci e ricandidarci»:

proprio come quando all’università ti bocciano a un esame e tu già prima d’alzarti dal cospetto del prof che con sguardo severo t’ha praticamente detto «sgomma!», gli lanci il guanto di sfida dicendogli che ti presenterai al prossimo appello fra 15 giorni!

Argenti’, unni fari chiacchiari:

t’hanno bocciato, punto! direttore@altrepagine.it   

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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