COSENZA – Gli autovelox fatti collocare dall’ente Provincia di Cosenza su alcuni tratti di strade provinciali sono stati dissequestrati e torneranno regolarmente a funzionare. L’hanno deciso nell’udienza di oggi i giudici del Tribunale del riesame di Cosenza

accogliendo le tesi sostenute dagli avvocati Enzo Belvedere, Walter Perrotta e Raffaella Olivito, difensori della società “LaBconsulenze”, che delle apparecchiature ne è proprietaria. 

Gli apparecchi rilevatori della velocità – compreso quello collocato lungo la Sp 253 tra la frazione Cantinella di Corigliano-Rossano e Sibari di Cassano Jonio – erano stati recentemente sequestrati dalla Squadra di polizia giudiziaria della Stradale di Cosenza su ordine del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Cosenza e dietro richiesta della Procura cosentina, che ipotizzavano il reato di truffa (leggi QUI).

«Tre giudici esperti ed attenti», affermano i legali, «hanno spiegato a quei fagocitatori della prima ora che manca qualsivoglia fumus del delitto di truffa contestato, altro che pericolo di non far compiere ulteriori ipotesi di reato, e quindi la necessità di sequestrare ciò che andava lasciato al posto nel quale era!

Questi errori da solleone non sono tollerabili. Nelle sedi preposte a ciò chiederemo conto di chi questi errori ha volontariamente compiuti». redazione@altrepagine.it

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