La consigliera regionale di Forza Italia già domani sera potrebbe sciogliere positivamente la riserva col presidente Roberto Occhiuto. Resta solo il problema “Azione-Salimbeni”
CORIGLIANO-ROSSANO – Le notizie “filtrate” dal nostro giornale nella serata di ieri (leggi QUI) hanno messo letteralmente in subbuglio l’intero mondo politico cittadino di Corigliano-Rossano.
Abbiamo infatti scritto come la proposta di candidatura a sindaca della consigliera regionale di Forza Italia Pasqualina Straface, formulata alla diretta interessata da parte del “numero uno” del Centrodestra calabrese e “numero due” di Forza Italia a livello nazionale, vale a dire il governatore regionale Roberto Occhiuto e vicesegretario di Antonio Tajani, fosse stavolta molto più che un’indiscrezione. Ed è proprio così. Perché già entro la serata di domani la Straface potrebbe comunicare ad Occhiuto la propria volontà d’accettare la candidatura a sindaca della grande città jonica di Corigliano-Rossano a capo della coalizione di Centrodestra formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati, contro l’attuale primo cittadino Flavio Stasi che con la propria coalizione civica si ricandida per essere confermato alle elezioni dell’8 e 9 giugno prossimi.
Azione: in Calabria con Occhiuto e a Corigliano-Rossano “contro”?!
In Regione c’è un altro partito organico al Centrodestra di Occhiuto ed è Azione di Carlo Calenda, qui capeggiato dal consigliere regionale Giuseppe Graziano detto Il generale, che poco più di dieci giorni fa ha ufficializzato una propria candidatura a sindaco per il cosiddetto “terzo polo”, stante la forte crisi che ha attraversato il Centrodestra di Corigliano-Rossano che avrebbe potuto provocare una spaccatura della coalizione e condurre i partiti a scegliere (più) candidati a sindaco, ma tutti elettoralmente “deboli”.
Una crisi locale presa di petto e risolta con decisionismo e determinazione da Occhiuto con l’assenso dei massimi dirigenti locali dei partiti della coalizione.
Resta quindi il problema di Azione, da noi già evidenziato in cronaca ieri sera.
Giuseppe Graziano
Col Generale Graziano che, in nottata, ha messo nero su bianco una dichiarazione sulla sua pagina Facebook:
«Relativamente ad alcune indiscrezioni di stampa apparse in serata, in qualità di Commissario di Azione di Corigliano-Rossano, mi corre l’obbligo precisare che non ci sono ripensamenti o passi indietro rispetto alla candidatura a Sindaco di Mattia Salimbeni.
A riguardo, è opportuno ricordare che questa candidatura è una diretta volontà espressa dal segretario nazionale di Azione, Carlo Calenda, che ha trovato accoglimento e condivisione nei movimenti civici Il Coraggio Cambiare l’Italia e Corigliano-Rossano Domani.
Mattia Salimbeni era ed è il candidato sindaco della coalizione civica moderata».
Appare del tutto evidente come l’eventuale “non ritiro” della candidatura a sindaco di Salimbeni possa aprire una crisi politica tra il Centrodestra regionale ed Azione, soprattutto in considerazione del fatto che il consigliere comunale Salimbeni prima d’approdare ad Azione è stato esponente di Forza Italia ed elettoralmente drenerebbe voti alla Straface.
L’ipotesi d’un “terzo polo civetta” del Centrodestra fa acqua da qualsiasi parte lo si voglia considerare, anche perché, come la Straface, Salimbeni è un candidato d’estrazione coriglianese.
Mattia Salimbeni
Interpellato sul punto da AltrePagine, Salimbeni s’è dichiarato «non possibilista» circa un eventuale ritiro della propria candidatura già tenuta pubblicamente a battesimo, sabato sera, nella sala convegni dell’Hotel San Luca.
Occhiuto e Graziano hanno sempre avuto una perfetta intesa politica. E, a dispetto dei neo alleati (del Generale), vale a dire i rappresentanti del movimento civico d’estrazione coriglianese “Corigliano-Rossano Domani” ieri letteralmente “spiazzati” dalla candidatura della Straface, loro due sapranno certamente venirne a capo.
Già: perché la parola d’ordine di Occhiuto è «Vincere»… direttore@altrepagine.it