Nella sfida tra il sindaco in carica e la consigliera regionale di Forza Italia Straface s’inserisce ufficialmente anche l’autonomo Piattello
CORIGLIANO-ROSSANO – Candidati a sindaco, partiti e movimenti politici, tutti impegnatissimi nella formazione delle liste dei candidati al Consiglio comunale da dover presentare entro i prossimi 20 giorni, vale a dire entro il 7 maggio, che rappresenta la data ultima per l’importante formale incombenza finalizzata ad avere il via libera alla partecipazione nella competizione elettorale delle Comunali del 7 e dell’8 giugno.
Gli opposti fronti sono 3 e non più 2, dal momento che anche Domenico Piattello fa sapere d’essere pronto a competere in veste di candidato a sindaco contro il primo cittadino in carica Flavio Stasi, con la sua coalizione civica di Centrosinistra, e la consigliera regionale di Forza Italia Pasqualina Straface che è la sfidante di Centrodestra, mentre l’outsider Piattello parteciperà alle elezioni con una propria autonoma lista civica.
Centrosinistra, centrodestra e civismo sono diventati oramai solo delle mere etichette politicamente poco o per nulla distintive, perché la “distinzione” è data solo dal nome del candidato a sindaco che sostengono le liste dei candidati a consigliere comunale.
Così, stando alle indiscrezioni che fuoriescono dagli ambienti politico-elettorali, candidati che 5 anni addietro stavano sotto le insegne del generale Giuseppe Graziano, l’avversario di Centrodestra di Stasi, oggi si ritroverebbero candidati nelle liste di quest’ultimo, per un motivo, per un altro e per un altro ancora, ma nulla di politico a quanto pare.
Il consigliere comunale Costantino Baffa
Il caso più emblematico è quello del consigliere comunale in carica, ma oramai ex leghista, Costantino Baffa:
l’imprenditore coriglianese d’origini arbëreshë, nel 2019 fu il centravanti di sfondamento nientepocodimenoché della Lega di Salvini, ma ha trascorso più di mezza consigliatura sostenendo l’amministrazione del sindaco Stasi, proprio mentre quest’ultimo nei convegni ciarlava contro quell’“autonomia differenziata” che da proposta “forte” della Lega con l’avvento del governo Meloni-Salvini è divenuta Legge dello Stato.
Parità di genere sì, ma provenienza dai binari dell’allora Centrodestra del Generale anche per Francesca Cicero, nel 2019 non eletta.
La Cicero e il “Generale” Graziano
Il neo acquisto stasiano è la cognata in politica dell’ormai famigerato bagnino amico di Costantino (Argentino), l’assessore di punta del sindaco Stasi di cui ci siamo occupati un bel po’ durante il suo mandato (Bagnini comunali: l’amico dell’assessore si ri-aggiudica il servizio… alzando il prezzo!):
la Cicero pare stesse per firmare la candidatura col Centrodestra della Straface, quando all’improvviso, forse richiamata all’ordine e alla disciplina, è giunta da Stasi. Via mare… direttore@altrepagine.it