COSENZA – Il pubblico ministero della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro, Alessandro Riello, ha sollecitato la condanna alla pena di 24 anni di reclusione, per concorso in omicidio di stampo mafioso, nei confronti del 57enne allevatore di Cassano Jonio Francesco detto Franchino Adduci.

S’è conclusa così, stamane, dinanzi ai giudici della Corte d’Assise di Cosenza (presidente Paola Lucente, a latere Marco Bilotta), la requisitoria del rappresentante della pubblica accusa.

Franchino” Adduci

Il pm Riello ha richiesto pure la trasmissione alla Procura degli atti relativi alla deposizione di Sara Adduci – figlia dell’imputato – ai fini della valutazione circa la veridicità delle dichiarazioni rese in aula.

Franchino Adduci è accusato d’aver avuto il ruolo di “basista” nel duplice omicidio di ‘ndrangheta compiuto da due ignoto sicari armati di pistole nel tardo pomeriggio del 4 aprile 2022 proprio all’interno della sua masseria di contrada Gammellone, nelle campagne al confine tra i comuni di Cassano Jonio e Castrovillari. Dove furono giustiziati il pregiudicato cassanese 57enne Maurizio Scorza detto ‘U cacagliu, e la moglie 38enne Hanene Hedhli, di nazionalità tunisina (nella foto d’apertura).

Adduci è difeso dagli avvocati Cesare Badolato e Giancarlo Greco.

Per il pm Riello, Adduci avrebbe attirato con l’inganno Scorza nella sua masseria, dove già lo attendevano i suoi killer:

«Adduci conosce i volti e i nomi di coloro che hanno compiuto il duplice omicidio», ha detto il magistrato durante la propria requisitoria.

Domani, in aula, la parola passerà ai difensori dell’imputato. Poi la sentenza. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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