CORIGLIANO-ROSSANO – Frank Pacenza e Tonino Caracciolo, nella loro qualità di sindaci pro tempore di Corigliano-Rossano, si sono già divisi le deleghe.

Don Frank detto Corte dei Conti ha la delega alla Sanità immaginaria. Gente capace di portare sviluppo e risultati al territorio, di scegliersi grandi collaboratori e di costruire corazzate vincenti, vedi la lista del Pd, ma non disperdiamoci in cose secondarie perché Pacenza porterà in questa città un modello di buon governo, agile, giovane e che guarda al futuro, lontano anni luce di amici e compari. Una politica fatta con la giusta partecipazione, trascurando la sua principale professione di sindacalista. Che lavoratore, lui, quanti sacrifici per il popolo!

Zio Tonino detto Pinqua invece ha avuto, ha, ed avrà il ruolo di pinquatore moderno. Caracciolo rappresenta il top, è il meglio in circolazione girando tutto l’arco costituzionale. Caracciolo ha accusato il distributore di volantini e piccoli piaceri Stasi, poverino compare Flavio ‘sto compito ha, oltre ad avere lo stipendio che gli serve, di essere un palazzinaro della peggiore specie. Zio Tonino ha confessato sui palchi che si odiano, questa è la vera stima. Quanto è bello il legame pulito, disinteressato e onesto, un rapporto sincero, la stima che i cittadini percepiscono, infatti i loro video circolano. Caracciolo vive di incarichi – gridava il distributore di volantini – e pronto zio Tonino a dire che la famiglia di Flavio voleva distruggere la nostra Rossano col cemento.

I due comunque non lasciano tanto spazio:

Flavio vorrebbe andare alla Regione, magari ci proverà, ma la città è in mano a loro due.

Stasi all’asfalto, l’altro zio Tonino, Uva, alle lampadine, e qualche altro agli incarichi ed agli affidamenti, ma per il resto decidono Frank e Pinqua, loro che sono il meglio del meglio che esiste e lo dice la storia, mica io!

Però voglio concludere dicendo che nonostante abbia grande stima per Frank, che rappresenta in politica il coraggio e la dirittura morale senza mai scendere a compromessi, in termini di marketing territoriale penso che zio Pinqua sia – dopo i Bronzi di Riace – la maggiore attrazione mai esistita in Calabria.

Altro che articoli a pagamento sul Sole 24 Ore, perché della pinquata di zio Tonino descritta e denunciata dall’avvocato Pino Zumpano ne hanno parlato il New York Times, l’Osservatore Romano, il Bild Zeitung e il Corriere dei Piccoli edizione della Domenica, il tutto aggratis… Flavio dai!

Informazioni utili per i lettori:

Caracciolo è talmente democratico che tramite un pool di consulenti esterni ha costruito dei gruppi Whatsapp nei quali può scrivere solo lui, ma non gruppi così, come gli altri. Non i semplici gruppi elettorali, il più numeroso si chiama Pinqua chi molla!

Pacenza è stato visto nervosamente camminare per mesi intorno alla zona industriale, aspettate, non pensate male, zona Insiti. Guardava fisso l’ospedale in costruzione e pensava con il ciglio corrucciato – lo stanno facendo davvero dove abbiamo sbagliato, queste sono le vere sconfitte della politica. Come è possibile, lo fanno davvero?!

Flavio Stasi è il terzo incomodo, ma alla fine gli sta bene così. Non comanda, non va mai a parlare con nessuno, non comunica con nessuno, sta lì, prende lo stipendio e ogni tanto va in giro. Anche se Costantino detto Palco da settantamila gli manca, gli manca così tanto… Gli manca tanto Costantino, quanto gli manca. Assai assai…

Lettera pinquata

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