CORIGLIANO-ROSSANO – Ci sono selfie che valgono più di un freddo, asettico, scopiazzato programma elettorale. Imagine, no, non è il pezzo pubblicato l’11 ottobre 1971 da John Lennon nell’album omonimo, qui l’imagine dominante è quella che vedete:

la Pinqua, l’Alessia e la Santa Sanità.

In questo spettacolare selfie c’è il meglio della coalizione a sostegno di «Flavio dai!».

In un clic spazzati via tutti gli affidamenti diretti, le associazioni foraggiate, il porto a secco, il lavaggio a freddo, quello a 90 gradi e quello a bando.

Sciolgo le trecce e i cavalli, pinqua-no!

Dall’Inghilterra del compianto ex beatle pacifista, passando per le osterie dell’Emilia e fino alle balere della Romagna, dell’orchestra della premiata famiglia Casadei e del siciliano Umberto Balsamo:

cantate, ballate e pinquate a volontà, amici e compagni!

Questo è il governo che merita la città di Corigliano-Rossano:

cosa importa del centro storico di Rossano se c’è la Pinquata di zio Tonino Pinqua, a che servono gli assistenti sociali se c’è zia Alessia, che ce ne frega dell’ospedale se c’è don Frank, il pinquatore honoris causa.

Avanti tutta, «Flavio dai!», il trio è con te e ce la farai!

I sorrisi splendenti di chi ha sempre lottato per i giovani, per il popolo, per Terra e popolo e per una Corigliano-Rossano pulita e pinquata.

Gente umile, gente che sta in mezzo alla gente, gente che è sempre disponibile, che ha aiutato a crescere la città e i cittadini.

Quando il comunismo puro diventa cubano e al servizio dei bisognosi, il trio c’è!

Lettera pinquata

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