CORIGLIANO-ROSSANO – Lunedì mattina il primo accesso della guardia di finanza in Comune per acquisire atti e documenti. Mercoledì mattina il secondo per acquisirne altri.

In mezzo, martedì pomeriggio, l’interrogatorio in caserma, a sommarie informazioni testimoniali, dell’autore dell’articolata denuncia (Il sindaco Stasi, le catapecchie di Caracciolo, i Pinqua e gli “affari” immobiliari del Comune), il noto avvocato penalista rossanese Pino Zumpano. Il quale, dopo tre ore di verbale, s’era riservato di produrre agl’investigatori un’ulteriore memoria scritta contenente altri elementi, poi consegnata il giorno dopo, mercoledì.

E in quella stessa giornata i finanzieri della Compagnia cittadina hanno invitato in caserma e interrogato, sempre a sommarie informazioni testimoniali, un dirigente comunale.

Ed è proprio qui che l’inchiesta sul caso Pinqua avrebbe fatto registrare uno sviluppo inquietante:

gli ufficiali di polizia giudiziaria delle fiamme gialle, sottoponendo alcuni atti prodotti dal Comune all’importante testimone del caso, avrebbero registrato il fatto che il dirigente comunale non ha riconosciuto come propria la firma che v’era apposta in calce.

La sede municipale centrale di Palazzo Bianchi

In particolare, si tratterebbe dei contratti preliminari di compravendita d’immobili oggetto dell’inchiesta, contratti di promessa di vendita al Comune da parte di privati, che sarebbero stati stipulati nel 2021, in periodo quindi molto antecedente rispetto alla vendita effettiva attraverso i rogiti notarili effettuati nei mesi scorsi.

I compromessi di vendita sarebbero stati finalizzati proprio a “intercettare” i finanziamenti Pinqua, che il Comune incasserà solo e soltanto quando metterà in cantiere le opere d’efficace ristrutturazione di quegl’immobili, tutti praticamente fatiscenti, mentre i privati che li hanno venduti al Comune sono stati liquidati dall’ente appena dopo avere rogitato dai notai. Con cifre visibilmente esorbitanti, che in città hanno acceso un clima di sospetti trasformatosi poi in formale denuncia.

Il Tribunale di Castrovillari

Attraverso la delega d’indagine affidata alla finanza, dunque, i magistrati della Procura di Castrovillari sui Pinqua vogliono vederci chiaro. L’inchiesta prosegue. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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