Per il Comune è da tempo «occupante abusiva», ma l’Ente non l’ha mai sgomberata e continua a detenere illegalmente il “Monopolio di Stato” dei fiori davanti al cimitero rossanese

CORIGLIANO-ROSSANO – Il 21 ottobre 2023 sul Blog di Rossano usciva un articolo di Fabio Pistoia dal titolo: Amministrative 2024, che scelte farà la potentissima famiglia Uva-Sapia?

In tale articolo, tra l’altro, si legge:

«Giova ricordare, dunque, come alle ultime elezioni amministrative la discesa in campo (silenziosa) del Commendatore Vincenzo Sapia, da vero “deus ex machina” qual è, sia stata determinante, sostenendo qualche candidato/a al Consiglio Comunale e conseguendone l’elezione con il massimo dei voti, di fatto “asfaltando” tutti gli altri aspiranti al civico consesso (compresi avvocati e altri professionisti).

Una famiglia “potenza di fuoco”, capace di far eleggere almeno due consiglieri comunali alla volta, al fine di consentire a persone a loro vicine di sedere nella massima assise cittadina.

Sono dati di fatto, inconfutabili, che denotano “peso” politico e confermano il “braccio armato” della famiglia Uva-Sapia in termini di preferenze.

Da due anni, inoltre, ed è sotto gli occhi di tutti, questa famiglia è divenuta oggetto di controlli e verifiche quotidiane dal punto di vista lavorativo. Quasi una sorta di “persecuzione”, alla luce della visibilità e della credibilità acquisita negli anni e forse come una sorta di “monito” per timore di nuove discese in campo, in sostegno di qualche candidato.

Il quesito, pertanto, è d’obbligo:

cosa farà il Commendatore Vincenzo Sapia alle prossime amministrative?

Sarà, come sempre, l’ago della bilancia e, soprattutto, a favore di chi?

Il suo invidiabile pacchetto di voti, frutto di fiducia acquisita nel campo quale segno di riconoscenza per un aiuto mai negato, è lì, pronto per essere “traghettato” e fare la differenza, anche nel giro degli ultimissimi istanti».

Con questo articolo, la famiglia Uva-Sapia, tramite il suo “portavoce” Pistoia, lanciava dei messaggi forti e chiari a persone precise.

Ossia, ricordava, a questi e pubblicamente, come alle ultime elezioni amministrative (quelle del 2019) la discesa in campo «(silenziosa)» del commendatore Vincenzo Sapia «era stata determinante» per la loro elezione al Consiglio comunale e con il massimo dei voti. E che quindi, sulla scorta dell’aiuto dato e del “patto” elettorale, non si capacitava del fatto che l’amministrazione del sindaco Flavio Stasi, proprio da esso fortemente sostenuta, da ottobre 2021 avesse deciso di fare delle verifiche proprio sulla sua famiglia.

Perché questo articolo? 

Cos’era accaduto?

Questi i fatti.

Il 20 settembre 2023, l’ufficio dello Sportello unico per le Attività produttive del Comune di Corigliano-Rossano aveva notificato a Vincenzo Sapia (con la formula dell’articolo 140 del codice di procedura civile per assenza del destinatario) una comunicazione con la quale lo informava che la sua autorizzazione a vendere fiori e piante nell’area antistante l’ingresso principale del cimitero di Rossano, dal 2019 non era più efficace.

La ragione stava nel fatto che, con l’istituzione del Comune di Corigliano-Rossano avvenuta nel 2018, a seguito del bando pubblico indetto nel 2019 dal Commissario straordinario dell’ente per l’assegnazione dei posteggi dinnanzi ai cimiteri degli ex comuni di Corigliano Calabro e di Rossano, quell’area di mercato, con l’approvazione delle nuove planimetrie, era stata soppressa.

Avverso il bando – cui aveva partecipato il resto della famiglia di Vincenzo Sapia – lui non aveva fatto opposizione. Di conseguenza l’ufficio gl’intimava la restituzione del titolo, perché oramai inefficace. Sapia, però, quel titolo non l’ha mai restituito.

La stessa comunicazione, con la stessa motivazione, era stata notificata a Natale Bonanno, genero di Sapia, con la differenza che questi aveva partecipato al bando pubblico del 2019, ne aveva accettato le condizioni, e in virtù di questo, era risultato pure assegnatario d’uno dei posteggi secondo le nuove planimetrie.

Approfittando della “distrazione” degli uffici comunali preposti, Bonanno ha continuato ad usare anche il posteggio nell’area mercatale soppressa, in una condizione di palese incompatibilità espressamente prevista dal bando, con due posteggi davanti allo stesso cimitero.

V’è di più:

la sua vecchia autorizzazione, con la quale continuava a usare il posteggio soppresso, al netto della dichiarazione d’inefficacia e della situazione di incompatibilità, alla data della notifica era persino scaduta. Infatti, la sua durata temporale era fissata, con scadenza tassativa, a febbraio 2023, senza possibilità di rinnovi automatici. E nella vecchia autorizzazione c’era espressamente scritto.

Per cui la notifica della comunicazione gli era valsa solo come intimazione alla restituzione del titolo. Titolo che, anch’egli, non ha mai restituito, forse perché dichiarato smarrito.

Così, nonostante l’incompatibilità e a dispetto della decadenza del titolo, Bonanno, contro la comunicazione d’inefficacia del Comune, ha fatto pure ricorso al Tribunale amministrativo regionale:

forse un escamotage per prendere tempo.

La decisione del Tar dovrebbe essere scontatissima, non a caso è stato costretto a rinunciare alla sospensiva.

Quindi, proprio a seguito di queste comunicazioni era stato ordinato quell’articolo al “portavoce” Pistoia:

«La famiglia Uva-Sapia è una famiglia “potenza di fuoco”, capace di far eleggere almeno due consiglieri comunali alla volta».

La notte del 12 novembre 2023, effettivamente, proprio una “potenza di fuoco” con chiaro intento intimidatorio ha incendiato e distrutto l’autovettura dell’ex presidente del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, Marinella Grillo, sotto casa dell’esponente politico-istituzionale. Un incendio ancora ad opera d’ignoti.

In precedenza – la notte tra il 10 e l’11 marzo 2021 sul muro del portone d’ingresso dell’abitazione della Grillo era comparsa una sibillina scritta, realizzata con la vernice nera d’una bomboletta spray:

“Grillo = Uva” (Che c’è dietro l’“avvertimento” alla presidente del Consiglio comunale?). Un “messaggio” anch’esso ancora ad opera d’ignoti.

Dalla notifica dell’inefficacia dei titoli fino a tutt’oggi, gli uffici comunali non hanno adottato nessuna misura e nessun provvedimento conseguenziale verso i due occupanti abusivi:

nessuno ha disposto lo sgombero dei due posteggi dall’ingresso principale del cimitero di Rossano, nessuno ha disposto il sequestro dei veicoli come invece era avvenuto per i fiorai davanti al cimitero di Corigliano, che avevano subito il sequestro dei chioschi.

La famiglia Uva-Sapia – a tutt’oggi – detiene il “Monopolio di Stato” nella vendita dei fiori davanti al cimitero rossanese.

Nel frattempo, proprio mentre il nostro giornale aveva sollevato il caso dei commercianti abusivi davanti ai due cimiteri e delle iniziative “a metà” da parte dei preposti uffici comunali, la politica istituzionale faceva registrare questi “sviluppi”:

La presidente del Consiglio comunale “madrina” (senza imbarazzo) degli occupanti abusivi nel piazzale del cimitero.

«Una famiglia “potenza di fuoco”, capace di far eleggere almeno due consiglieri comunali alla volta al fine di consentire a persone a loro vicine di sedere nella massima assise cittadina»;

e poi il quesito:

«Cosa farà il Commendatore Vincenzo Sapia alle prossime amministrative?

Il suo invidiabile pacchetto di voti, è lì, pronto per essere “traghettato” e fare la differenza, senza pretese e chiedere nulla in cambio».

Nelle settimane di campagna elettorale appena trascorse la risposta a quel quesito ha “viaggiato” con delle foto suggestive su Facebook:

Tonino Uva, responsabile comunale del Settore Patrimonio oggi in pensione – vale a dire il “controllore” che avrebbe dovuto controllare la famiglia Uva-Sapia – e Marinella Grillo, l’ex presidente del Consiglio comunale, entrambi eletti con una messe di voti, circa 800 ciascuno, in due liste civiche distinte.

Eletti in Consiglio comunale con un invidiabile pacchetto di voti ciascuno, parti dei quali “mossi” dalla famiglia Uva-Sapia. 

Tonino Uva e Vincenzo Sapia confabulano durante i giorni caldi dell’ultima campagna elettorale

Che scelte farà, invece, il confermato sindaco Stasi per la composizione della sua giunta?

Uva e Grillo – stando alle indiscrezioni e alle previsioni – dovrebbero essere nominati entrambi assessori, e la Grillo, se non assessora, potrebbe essere confermata dalla maggioranza Stasi nel ruolo di presidente del Consiglio comunale. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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