CORIGLIANO-ROSSANO – Egregio Direttore, sono di queste ore le serrate e contrastanti notizie sulla prossima composizione della squadra di assessori e sulla nomina del vicesindaco che affiancheranno l’azione di governo del sindaco Stasi.

Tanti nomi e di questi alcuni hanno destato stupore soprattutto perché non rappresentano quel “nuovo”, quel “diverso” che è stato il cavallo di battaglia, il motivo di orgoglio della campagna elettorale stasiana.

Mi riferisco alla carica di vicesindaco, che giustamente, apparterrebbe all’area urbana di Corigliano.

Nomi della vecchia politica, con passato di amministratori che nulla hanno apportato alla ex comunità coriglianese ed infatti nessuno li ricorda per una particolare capacità o per una lode amministrativa.

In anni precedenti la nomina di un assessore, di un vicesindaco veniva vagliata anche alla luce di quanto e di cosa qualche componente della famiglia di appartenenza del nominato potesse rappresentare nella comunità.

Spesso si ha “la memoria corta” su fatti di estrema gravità ai danni di persone operose e perbene.

Credo che il sindaco debba riflettere bene su questi aspetti e debba “aprire le porte” a giovani preparati con forte capacità amministrativa e passione politica.

Una cittadina coriglianorossanese dell’area urbana di Corigliano

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