I dem restano fuori dalla Giunta del sindaco Stasi, come pure il Movimento 5 stelle e (forse) i Verdi

CORIGLIANO-ROSSANO – Può darsi che l’unico consigliere del Partito democratico, Giuseppe Candreva, nella prima seduta del Consiglio comunale di Corigliano-Rossano, domani pomeriggio, nel segreto dell’urna, non faccia mancare il proprio voto a Rosellina Madeo (nella foto a sinistra), la collega “designata” dalla maggioranza consiliare del sindaco Flavio Stasi (a destra) per essere eletta presidente del civico consesso. Può anche darsi che lo faccia mancare, però.

In quest’ultimo caso, Candreva rafforzerebbe il concetto, già pubblicamente espresso in duetto col segretario cittadino del Pd, Franco Madeo, vale a dire che la Madeo non rappresenta il Pd e la sua eventuale elezione a Presidente del Consiglio comunale non è una “casella” che il sindaco Stasi ha “chiuso” col Pd.

Dì a nuora perché suocera intenda, insomma, laddove la suocera può essere la Madeo oppure Stasi perché la cosa sarebbe del tutto indifferente…

La «disinvoltura» della Madeo (e di altri 7 dirigenti del Pd) che si sono candidati nelle liste civiche di Stasi

Candreva, componente della segreteria provinciale e cittadina del Pd, e il segretario cittadino Madeo, in un comunicato stampa che hanno diffuso sabato pomeriggio, hanno denunciato la «disinvoltura di quanti hanno deciso di candidarsi in liste alternative a quella del nostro partito, mettendolo in difficoltà, col malcelato intento di non far presentare la lista e non essere rappresentati in Consiglio comunale».

Il segretario cittadino Franco Madeo e il consigliere comunale del Pd Giuseppe Candreva

E Rosellina Madeo – componente dell’Assemblea nazionale del Pd e capogruppo uscente del partito in Consiglio comunale – non è l’unica:

assieme a lei Fabio Pellegrino (componente dell’Assemblea regionale del Pd), Giulio Quero (segretario cittadino dei Giovani democratici) e i componenti del direttivo cittadino Francesco Fusaro, Mariolina Cacciola, Teka Cirò, Alessandra Scorza e Gianmatteo Vulcano, si sono tutti candidati nelle liste civiche del sindaco Stasi, con la dirigenza di Corigliano-Rossano che ne sta già formalmente invocando l’espulsione dal Pd agli organi del partito preposti a fare rispettare le norme statutarie interne. 

Degli 8 “traditori”, l’unica eletta in Consiglio comunale è la Madeo. Sulla quale adesso pende l’indicazione della maggioranza Stasi (non è chiaro e noto quanto essa sia condivisa tra tutt’e 15 i consiglieri comunali).

C’è già un “problema” Stasi-Pd?

Se ci sia o meno un “problema” Stasi-Pd lo scopriremo solo vivendo, ma i primi “segnali” che giungono sembrano avvalorare la prima delle due tesi.

Già martedì sera scorso, infatti, il Pd cittadino ufficiale era rimasto “spiazzato” dalla designazione a vicesindaco di Stasi (la formale nomina è avvenuta stamane) dell’ex sindaco coriglianese Giovanni Pistoia, la cui indicazione sembrerebbe riconducibile ad un’area a cavallo tra il Pd e la Cgil, con in testa il segretario regionale del sindacato, Angelo Sposato, e, a seguire, dirigenti del partito come Franco Pacenza, Pino Le Fosse e Nello Iacucci, ex dirigenti Pd come Elio Ferraro, ma anche alla dirigenza di Sinistra italiana guidata da Angelo Broccolo, i quali avrebbero dapprima “sotterraneamente” caldeggiato e poi ufficialmente “sposato” la nomina di Pistoia. Della quale, però, la dirigenza cittadina ufficiale del Pd pare non fosse affatto a conoscenza.

Non solo i dem sullo zerbino di Stasi, ma anche il M5S. Ai Verdi sta bene “così”?

La nomina della Giunta da parte del sindaco, avvenuta questa mattina, ha finalmente scoperto le “carte” di Stasi. Che ha varato un esecutivo – almeno apparentemente – “civico” e non politico, ivi compreso il vicesindaco Pistoia che è sì uomo di sinistra, ma non iscritto al Pd né a Sinistra italiana.

Gli altri assessori, di cui abbiamo dato notizia nelle prime ore di stamane, sono infatti Costantino Argentino, Mauro Mitidieri e Tatiana Novello (tutti assessori uscenti, i primi due neppure candidatisi alle elezioni, la terza candidata non eletta), e i consiglieri comunali rieletti Marinella Grillo e Francesco Madeo.

Se in Consiglio comunale Pistoia potrebbe magari stare bene ai Verdi perché il consigliere Giovanni Leonetti col vicesindaco è parente (la madre di Leonetti è una Pistoia), la stessa cosa non si può dire del Movimento 5 stelle, al netto della stima personale e politica nei riguardi di Pistoia da parte della consigliera Lidia Sciarrotta.

Il consigliere dei Verdi Leonetti

Rimangono, dunque, al tappeto – o sullo zerbino? – di Stasi, i partiti politici che l’hanno sostenuto nelle elezioni d’un mese fa esatto e che oggi contano 3 consiglieri nella sua maggioranza civico-politica.

Il sindaco Stasi e la consigliera del M5S Sciarrotta

Il Pd, il M5S e (forse) pure i Verdi, sono stati tutt’e tre tenuti fuori dalla Giunta e non sono rappresentati laddove si prenderanno le decisioni più importanti. E questo è un dato di fatto… direttore@altrepagine.it           

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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