CORIGLIANO-ROSSANO – Stiamo ricevendo già varie segnalazioni da parte delle persone disabili, sia da cittadini locali e in modo anche formale da cittadini-turisti che purtroppo sono costretti a vivere su una sedia a rotelle.

Le persone che hanno contattato il sottoscritto presidente dell’associazione Rete italiana disabili della Regione Calabria, fino allo scorso anno andavano al mare su una spiaggia dove l’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano ha effettuato un progetto ad affidamento diretto denominato “Spiagge libere, sicure e senza barriere”.

Carmine Noè

Fino all’anno scorso, il servizio prevedeva una sedia Job con dei bagnini e questi ultimi aiutavano le persone con sedia a rotelle ad entrare e ad uscire dall’acqua.

Adesso mi scrivono che tale servizio non viene più effettuato da parte dei bagnini.

“Inclusione” è stata la parola chiave usata durante i comizi dal nostro rieletto sindaco Flavio Stasi, che ha parlato di servizi di passerella, sorveglianza, salvataggio, oltre alle sedie Job e bagnini per accompagnare e far uscire dall’acqua le persone con sedie rotelle.

“Andremo a migliorare questo servizio”, ha detto il sindaco, facendo la sua campagna elettorale strumentalizzando i disabili, ma invece di migliorare e mettere più servizi, essi sono stati tolti.

Il sindaco Stasi

Ci spieghi il sindaco come fa una persona con carrozzina che va al mare da sola o accompagnata da genitori anziani, a raggiungere l’acqua da dove è posizionata la passerella che dista circa 50 metri?

Ritengo doveroso replicare alle dichiarazioni rese l’altro ieri alla stampa da parte della neo assessora alle Politiche sociali Marinella Grillo:

molte cose dette sono bugie, o, cosa ancor più grave, l’assessora non è a conoscenza di come funzionano quelle spiagge che lei e tutta l’amministrazione comunale li definiscono “senza barriere” e “inclusive”  per l’accoglienza dei bagnanti diversamente abili.

L’assessora Grillo

Per questo motivo, la Rete italiana disabili rivendica a gran voce di avere una figura che rappresenti le persone speciali/fragili, prevedendo la figura del “Garante alla disabilità”:

non è possibile che nella terza città della Calabria non vi sia tale figura.

Un’altra replica la rivolgo all’assessore al Turismo Costantino Argentino, che, sempre l’altro ieri, ha dichiarato alla stampa che “per poter arrivare alla “Bandiera blu” bisogna aumentare i servizi come già stiamo facendo per le persone con disabilità fornendo anche esperienze con le proprie famiglie”:

anche queste sono bugie e strumentalizzazioni, oppure anche lui non sa cosa dice, perché noi questi servizi che loro dicono che stanno realizzando per la disabilità non esistono.

L’assessore Argentino

Aggiungo che non sono state affrontate neppure le connesse problematiche quali i parcheggi a noi “devoluti” in prossimità degli accessi al mare e degli stabilimenti balneari.

Perciò, chiedo all’amministrazione comunale, al fine di evitare inutile dispendio di soldi pubblici, di iniziare una fase di reale e proficuo confronto su tutte le tematiche e problematiche della disabilità:

la Rete italiana disabili è a disposizione anche per il reperimento risorse (si pensi ai cosiddetti “Peba”) per cercare e trovare soluzioni ai problemi con cui noi siamo costretti a “combattere” quotidianamente, e chiediamo di rivedere il contratto di affidamento diretto del progetto, integrandolo e inserendovi personale qualificato che ci possa accompagnare in acqua e poter fare anche noi un bagno dignitosamente come tutti!

Carmine Noè, presidente della Rete italiana disabili Calabria

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