
CORIGLIANO-ROSSANO – In due, questa notte, sono stati fermati dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio aggravato e rinchiusi in carcere a Castrovillari.
Si tratta d’un 47enne e d’un 39enne, entrambi rossanesi, tali Olivieri e Vito, gravemente indiziati d’aver concorso, con un terzo soggetto ancora in fase d’identificazione, al tentato omicidio d’un 45enne anch’egli rossanese rientrato da qualche tempo a Corigliano-Rossano, dopo essere stato diversi anni in Germania.
Il grave episodio s’è consumato nell’area urbana rossanese di Corigliano-Rossano e tutto è avvenuto in pochi minuti. Quando il ritenuto commando di tre persone s’è presentato a casa della vittima, convinta ad aprire la porta dopo che i suoi aggressori s’erano qualificati addirittura come «carabinieri».
Una volta aperto, il 45enne s’è trovato davanti i tre aggressori, tutti armati con di coltello.
L’uomo è stato colpito da diversi fendenti, uno dei quali inferto sulla parte posteriore del dorso e che poteva avere conseguenze tragiche, ma che per sua fortuna gli ha provocato la frattura d’una costola e delle profonde lacerazioni interne.
Una vera e propria spedizione punitiva, insomma, con gli aggressori che a un certo punto hanno desistito e si sono rapidamente allontanati dalla scena del crimine.
La vittima, nonostante le ferite riportate, è riuscita ad avvisare i carabinieri, quelli veri. Che, in prima battuta, hanno invocato l’intervento del 118 i cui operatori sanitari hanno stabilizzato il ferito e lo hanno poi trasportato d’urgenza all’ospedale “Nicola Giannettasio” dov’è stato sottoposto a un ciclo d’accertamenti e a degl’interventi specifici che hanno limitato i danni causati dalla coltellata.
Scattate le indagini degli uomini dell’Arma in forza alla Stazione rossanese e alla Sezione operativa del Reparto territoriale diretto dal tenente colonnello Marco Filippi, questi hanno subito focalizzato il fatto riconducendolo a una lite che la vittima dell’aggressione aveva avuto, ieri mattina, con la madre d’uno dei due fermati, non l’accoltellatore.
Le indagini, coordinate dal sostituto procuratore di Castrovillari Flavia Stefanelli, proseguono per risalire al terzo componente del gruppo armato che ha agito senza scrupoli, anche se quest’ultimo sembra aver avuto un ruolo marginale rispetto agli altri due. redazione@altrepagine.it