CORIGLIANO-ROSSANO – Direttore, ho letto con amarezza e con qualche sorriso la sua scanzonata descrizione della nuova assise comunale di Corigliano-Rossano (Primo Consiglio comunale: «Mettetevi eleganti»).

Ci sono argomenti più seri e complicati, ma ogni tanto fa bene lei stesso a buttarla un po’ sul sorridere e a cercare di renderci la situazione meno amara di quanto è.

La situazione è quella che è, con i problemi che ogni anno tornano nel disinteresse generale.

La mia è una critica amara a un popolo che sceglie di avere il mare sporco, ma la festa, il consigliere vestito colorato e non l’ordine e la sicurezza.

Avanti con i concerti, con le determine che poi finiscono alla Corte dei Conti, con le bugie e con la propaganda populista.

Su un argomento però, anche questo nuovo Consiglio comunale non può esimersi di scrivere un documento da firmare congiuntamente.

La mafia, la criminalità organizzata, deve stare lontano dal Municipio e io vorrei che tutti i consiglieri firmassero un giuramento solenne su questo punto.

Ho sentito dire che anche i pregiudicati fino a un certo punto hanno diritto a poter votare, ma io penso che anche su questo c’è bisogno di maggiore chiarezza.

I mafiosi non possono stare troppo in mezzo alla cosa pubblica, rendiamocene conto tutti quanti una volta per tutte, altrimenti diventa tutto molto complicato.

L’ultima campagna elettorale ha fatto capire tante cose:

i numeri di voti, dove essi sono stati presi e da chi sono stati presi.

Io sono un cittadino libero che osserva, che era ai comizi di entrambi gli schieramenti politici e che ha notato le cose. E con voce libera dico:

attenzione, dobbiamo essere tutti vigili e stare attenti.

Voglio che tutti gridino “No” alla delinquenza, “No” alla corruzione e soprattutto “No” al voto di scambio.

Lettera firmata

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