Una “profezia” dell’ex assessore Tiziano Caudullo già nel 2019 lasciava intendere che la direttrice del Museo diocesano sarebbe stata ben “sistemata”…

CORIGLIANO-ROSSANO – “Consumata” nell’ultimo tiepido inverno l’assunzione in Comune della moglie, la dottoressa Cecilia Perri, per effetto di un concorso ad personam e ad hoc (Quel concorso comunale “ad personam” per assumere Cecilia Perri, moglie del dirigente Pd Fabio Pellegrino), nella calda primavera da poco passata il dottor Fabio Pellegrino s’è candidato alle elezioni comunali. Come consigliere, ovviamente a sostegno del sindaco Flavio Stasi rieletto a Corigliano-Rossano lo scorso 10 giugno.
Pellegrino, che ha messo le corna al Partito democratico di cui è dirigente regionale per andarsi a collocare in una lista civica di Stasi denominata “Città libera” e composta “su misura” per far prendere una barca di voti all’ex consigliera Pd Rosellina Madeo “predestinata” a diventare presidente del Consiglio comunale, elettoralmente è risultato un mero portatore di voti alla Madeo (per effetto della doppia preferenza di genere).

«Una città libera, senza compromessi e senza favoritismi»: parola del candidato Pellegrino
Al comizio elettorale di Stasi tenuto il 31 maggio, il “nostro”, nella “sua” frazione di Cantinella, con la moglie e al seguito la loro immancabile amica, vale a dire la funzionaria comunale Maria Razzanelli componente della commissione di quel concorso-farsa, era ovviamente salito pure lui sul palco assieme a Stasi. E aveva parlato della necessità di «una città libera, senza compromessi e senza favoritismi», invocando «il diritto alla libertà e il diritto alla giustizia»!!!

Lo scorso 4 luglio, il sito del Comune ha pubblicato un comunicato (leggi QUI) che pubblicizzava gli eventi delle due serate della “Festa della birra” tenutasi sabato 6 e domenica 7 proprio a Cantinella e patrocinata dal Comune nell’ambito del cartellone degli eventi estivi, omettendo che la festa era organizzata dall’associazione “Amici del Sud” di cui Pellegrino è presidente e rappresentante legale.
Quindi, il sindaco Stasi, già a metà maggio, nel pieno della propria campagna elettorale, aveva sponsorizzato l’evento promosso (e proposto al Comune per averne il patrocinio) da un proprio candidato al Consiglio comunale.

Alla festa, Pellegrino stava alla cassa (di spalle con la maglietta scura nella foto qui sopra).
A proposito:
gl’incassi della “Festa della birra” coi relativi spettacoli musicali pagati dal Comune, che fine hanno fatto?
Sono stati distribuiti tra i lavoratori-elettori del trio Pellegrino-Madeo-Stasi?
In Municipio, la moglie e la loro amica hanno finanziato la festa patrocinata dal Comune
Chi ha organizzato, sponsorizzato e finanziato l’evento, è il Settore Politiche europee e Sviluppo strategico del Comune di Corigliano-Rossano, proprio quello ov’è stata collocata la moglie di Pellegrino a seguito del “Concorso Perri” che l’amministrazione del sindaco Stasi aveva bandito per assumere 2 esperti in Valorizzazione dei beni culturali.
In Municipio, dunque, la plurititolata dottoressa Perri, anziché occuparsi di Beni culturali si occupa di birra.

Cioè, la Perri organizza e sponsorizza la “Festa della birra” al marito, e lo fa assieme alla sua amica Razzanelli (ora pure sua collega d’ufficio, oltre che di… boccale!) con la “regìa” del sindaco Stasi e coi soldi dei cittadini-contribuenti di Corigliano-Rossano.

La Razzanelli e la Perri
Il conflitto d’interessi
Perri & Razzanelli sanno che i dipendenti pubblici hanno una serie d’obblighi cui devono attenersi, tra i quali quello d’astenersi in caso di conflitto d’interessi se coinvolti nei procedimenti amministrativi che trattano?
È quanto previsto sia dall’articolo 6 bis della Legge sul procedimento amministrativo (L. 241/1990) che dal Regolamento attuativo all’articolo 54 della Legge sul pubblico impiego (D.lgs. 165/2001), che prevedono il dovere d’astensione per il pubblico dipendente «dalla partecipazione a decisioni o attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero» – tra l’altro – «di conviventi, oppure di persone con le quali abbiano rapporti di frequentazione abituale», astenendosi, altresì, «in ogni altro caso in cui esistano gravi ragioni di convenienza».
Pellegrino è il marito della Perri, i coniugi sono amici e frequentatori abituali della Razzanelli, Pellegrino è candidato al Consiglio comunale in una lista del sindaco Stasi e gli è stata patrocinata la “Festa della birra”.
Insomma, possiamo dire Pellegrino uno e trino, unico e con tre conflitti d’interessi:
marito, amico e candidato!
Alla faccia, anzi alla salute!
Gli incassi degli associati elettori e sostenitori di Stasi
A questo punto vien da chiedersi:
è stata una festa funzionale alle elezioni o le elezioni sono state funzionali alla festa?
Ciò fa emergere l’esistenza d’un sistema politico con una “macchina organizzativa” istituita all’interno del Comune che s’è attivata con modalità assai discutibili nella competizione elettorale.
L’articolo 86 del Decreto del Presidente della Repubblica numero 570 del 1960, stabilisce:
«Chiunque per ottenere, a proprio o ad altrui vantaggio, la firma per una dichiarazione di presentazione di candidatura, per ottenere il voto elettorale o l’astensione, dà, offre o promette qualunque utilità ad uno o più elettori o, per accordi con essi o altre persone, è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la multa, anche quando l’utilità promessa sia stata dissimulata sotto il titolo di indennità pecuniaria data all’elettore per spese di viaggio o di soggiorno o di pagamento di cibi o bevande o rimunerazione sotto pretesto di spese o servizi elettorali.
La stessa pena si applica all’elettore, che, per dare o negare la firma o il voto, ha accettato offerte o promesse o ha ricevuto denaro o altra utilità».
Ricapitoliamo:
Pellegrino aveva appoggiato elettoralmente Stasi al ballottaggio nel 2019, poi Stasi aveva inserito, con priorità, nel Piano triennale del fabbisogno di personale, con la copertura di 2 posti, il profilo professionale di Esperto in Valorizzazione dei beni culturali, poi ne aveva bandito il concorso per soli titoli e i requisiti erano calzanti coi titoli della moglie di Pellegrino, anche perché conosciuti anticipatamente dall’amministrazione Stasi…
Dal libro del “profeta” Caudullo…
L’affare-Perri era stato anche profetizzato dall’ex assessore comunale Tiziano Caudullo, il quale, nel 2019, ricevuti su Facebook gli auguri per la sua nomina nella Giunta Stasi dalla Perri, direttrice del Museo diocesano e del Codex dell’Arcidiocesi di Rossano-Cariati e sua collega di lavoro, leggete come aveva commentato:


La Perri ha dunque vinto il “concorso” ed è stata assunta a pochi mesi dalle nuove elezioni con una funzione amministrativa non corrispondente affatto al profilo professionale per il quale era stato bandito il concorso.
Pellegrino s’è candidato alle Comunali di giugno a sostegno di Stasi e da candidato a consigliere comunale ha ottenuto dal Comune il patrocinio per la “Festa della birra” organizzata dalla sua associazione, i cui incassi sono stati distribuiti tra gli associati elettori e sostenitori di Stasi, tra i quali persino un condannato nel maxiprocesso anti-‘ndrangheta “Kossa” (I NOMI | ‘Ndrangheta nella Sibaritide: 14 condanne confermate nel maxiprocesso “Kossa”). direttore@altrepagine.it