CORIGLIANO-ROSSANO – Il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, nello svolgimento delle funzioni di Polizia mortuaria,
di Autorità amministrativa e sanitaria, in violazione di Regolamenti dell’Unione europea, di Leggi dello Stato e del Regolamento comunale di Polizia mortuaria, attraverso una propria ordinanza, la numero 60 del 5 maggio 2021, con l’ausilio di ex ed attuali funzionari comunali, ha procurato un ingiusto vantaggio economico al titolare d’una ditta privata, Leonardo Gallina, che negli ultimi 3 anni è stato il “gestore di fatto” dei servizi pubblici cimiteriali nel camposanto rossanese (Stasi è un fuorilegge che passa sopra le leggi!).
La ditta Gallina ha infatti svolto l’attività di gestione dei servizi cimiteriali proprio nelle forme stabilite nell’ordinanza del sindaco Stasi, attraverso un modulo per l’indicazione della ditta da incaricare per la tumulazione da parte dei familiari del defunto “di turno”.
La consapevole volontà d’avvantaggiare una sola ditta
La sussistenza della consapevole volontà d’avvantaggiare la sola ditta Gallina sarebbe comprovata da una serie d’elementi, tra i quali la macroscopica illegittimità dell’ordinanza del sindaco e le numerose autorizzazioni alla tumulazione rilasciate dal responsabile del Servizio cimiteriale alla ditta Gallina su “richiesta” dei privati cittadini.
Il ruolo di Tonino Uva ‘U cavaler, ex Economo comunale e attuale consigliere di Stasi
La sintomatica reiterazione delle autorizzazioni a tumulare alla ditta Gallina s’è consumata in assenza d’un operoso comportamento di Tonino Uva detto ‘U cavaler, ex Economo e Responsabile del Patrimonio comunale ed attuale consigliere comunale della maggioranza-Stasi, per eliminare le carenze di mezzi e attrezzi indispensabili alla internalizzazione dei servizi cimiteriali, che sarebbero di competenza degli operatori comunali in assenza d’una esternalizzazione attraverso una pubblica gara d’appalto.
Tonino Uva
Il Comune “piegato” agli interessi di un privato
La ditta Gallina, dall’ordinanza del sindaco e dagli atteggiamenti dei funzionari comunali ne ha tratto notevole vantaggio, senz’alcuna ombra di dubbio:
l’ente pubblico s’è di fatto “piegato” agl’interessi d’un privato, attraverso quell’illegale ordinanza da “sindaco dei morti” che per il privato vale oro…
La silenziosa inerzia del sindaco
Solo il Sindaco (e non il Dirigente comunale di settore) è competente ad adottare provvedimenti in materia cimiteriale, proprio per le funzioni ad esso attribuite dai regolamenti nazionale e comunale di Polizia mortuaria:
l’ordine e la vigilanza dei cimiteri, infatti, spettano al Sindaco (articolo 51 DPR 285/90 – Regolamento di Polizia mortuaria), che ha facoltà di predisporre provvedimenti e strumenti necessari per il ripristino della legalità.
Il sindaco può adottare provvedimenti contingibili e urgenti per contrastare fenomeni criminosi o d’illegalità, d’abusivismo, d’illecita occupazione di spazi pubblici all’interno e all’esterno del cimitero.
Al riguardo, finora nessun provvedimento è stato adottato dal sindaco Stasi per porre fine alla stortura della propria “ordinanza raggiro” e al monopolio delle ditte (non solo di Gallina) all’interno e all’esterno del cimitero rossanese, notoriamente “interessato” da abusivismo ed illecita occupazione di spazi pubblici (Morti & affari: “ombre” sul cimitero rossanese).
La possibilità di prendere i serpenti con le mani degli altri – il sindaco Stasi lo sa bene – in questo caso non c’è… direttore@altrepagine.it