
CORIGLIANO-ROSSANO – Tutto lavoro sprecato, per i giornalisti e i sondaggisti americani. Il confronto non ha più senso, visto che la Harris e Trump non sono più gli unici candidati alla Casa Bianca.
È di ieri, infatti, la notizia che in lizza per la Presidenza degli Stati Uniti c’è pure Flavio Stasi, attuale (ancora per poco) sindaco di Corigliano-Rossano. L’abbiamo sentito in una sua recente intervista e l’ha confermato nel suo ottimo linguaggio fatto di parole difficili. Ha detto in modo chiaro:
«Voglio esportare il modello Corigliano-Rossano in tutti gli Stati Uniti d’America, e all’interno degli stessi ci sarà pure spazio per la Provincia della Sibaritide.
Puliremo i fossi del Mississippi arrivando fino a contrada Friend (Amica).
Ci saranno concerti tutto l’anno, e il Pd ed i 5 stelle mi pagheranno la campagna elettorale.
Il segretario Lo Moro sarà Segretario di Stato e non più segretario comunale, e le scelte ovviamente le farà lui.
Io faccio i post su Facebook e mi bastano. Sarà possibile anche sbagliare i verbi e parlare in dialetto. Con questo programma stravinco ancora, altro che commissari ed infiltrazioni e voti di scambio. Io al massimo scambio le determine e non ho paura della legge, visto che ho deciso di candidarmi pure alla Presidenza della Procura della Repubblica, Antimafia compresa.
Si devono scansare i sindaci di Cassano e di Castrovillari perché comando io, la Succurro la batto facile e Occhiuto adesso che arrivo io ha finito di fare il fenomeno, visto che il fenomeno sono solo io.
Vi lascio il volantino coi termini esatti del mio programma politico:
soldi, soldi, soldi, intercettare, intercettare, intercettare, asfalto, asfalto, asfalto, parenti, parenti, parenti, compari, compari, compari, tumulazioni, tumulazioni, tumulazioni, devo arrivare alle 15 carte, devo arrivare alle 15 carte, devo arrivare alle 15 carte. Che bello lo stipendio alla Regione…».
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