CASTROVILLARI – Considerate le prove ritenute schiaccianti, il sostituto procuratore di Castrovillari, Valentina Draetta, ha richiesto e ottenuto da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Luca Fragolino, il decreto di fissazione del giudizio immediato.
L’imputato del caso è chiamato a rispondere di rapina aggravata e continuata, minacce, lesioni personali ed evasione.
I fatti risalgono al 5 settembre scorso.
Tutto è accaduto in un grande negozio cinese di Schiavonea, a Corigliano-Rossano.
Dopo avere prelevato della merce dagli scaffali, il 29enne di nazionalità marocchina Brahim Nassir li aveva occultati nei suoi indumenti e aveva superato la cassa.
Era stato perciò fermato dal titolare del negozio, contro il quale s’era scagliato con violenza e minacce del tipo «Ricordati la mia faccia!», aveva afferrato il manico d’un ombrellone esposto per la vendita e brandendolo nei confronti del titolare e dei suoi dipendenti aveva cercato di colpire l’esercente dicendogli «Ti ammazzo!», poi aveva estratto un taglierino puntandoglielo alla gola ed era fuggito, salvo poi essere arrestato poco dopo dalla polizia che aveva già ricevuto l’allarme.
Assegnato agli arresti domiciliari dal magistrato di turno in Procura ne è persino evaso, poi però è finito dietro le sbarre nel carcere di Castrovillari.
L’imputato, assistito e difeso dall’avvocato Giuseppe Vena, ha già avanzato la richiesta di poter essere processato avvalendosi del rito abbreviato. redazione@altrepagine.it