Secondo le accuse dei magistrati della Procura di Napoli, avrebbe fatto parte di un’associazione per delinquere dedita alle truffe assicurative in danno dei clienti di Poste Italiane sull’intero territorio nazionale.

Una ritenuta organizzazione criminale che avrebbe riscosso le polizze assicurative sulla vita sottoscritte da ignari cittadini e sarebbe riuscita a frodare 1 milione e mezzo di euro. E che se non fosse stata scoperta sarebbe riuscita a riscuoterne altri 3 e mezzo di milioni, illecitamente.

L’inchiesta Insider parte da Napoli: 6 arresti e 39 indagati

Lo scorso 30 gennaio, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale napoletano, su richiesta della Procura, aveva ordinato gli arresti di 6 persone in Italia ritenute appartenenti al gruppo che avrebbe preso di mira le polizze del ramo vita di Poste Italiane Spa orchestrando un sistema di riscossioni illecite a danno dei legittimi proprietari.

Nell’indagine Insider – che oltre ai 6 arrestati vede coinvolte altre 33 persone in tutta Italia – compaiono i nomi di 4 dipendenti di Poste Italiane ritenuti infedeli tutt’e 4 a gennaio finiti in manette, e tra essi c’è pure quello d’un insospettabile “postale” dello Jonio cosentino, ch’era stato assegnato ai domiciliari. 

Nei guai l’oramai “ex” direttore delle Poste di Montegiordano

Si tratta di Marco Fittipaldi, 41 anni, residente a Roseto Capo Spulico, originario del confinante comune di Amendolara dove anche il padre era impiegato postale prima del pensionamento.

Fittipaldi, che prima d’essere sospeso da Poste Italiane svolgeva la mansione di direttore facente funzioni dell’Ufficio postale di Montegiordano, è noto nell’Alto Jonio soprattutto per la sua attività di cuoco e ristoratore, essendo stato gestore d’un noto ristorante-pizzeria a Roseto.

“In campo” la polizia postale con indagini informatiche

L’inchiesta della Procura di Napoli è stata condotta sul campo dai poliziotti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale a seguito delle prime denunce formalizzate dai titolari delle polizze vittime di frode, con la collaborazione dell’ufficio Fraud Management di Poste Italiane.

Attraverso pedinamenti, intercettazioni telefoniche di lunga durata e analisi forensi dei dispositivi informatici, la polizia postale ha individuato il presunto capo dell’organizzazione, Andrea Napoletano, un pregiudicato di Napoli che nel frattempo ha confessato:

sarebbe stato lui a gestire l’intero processo fraudolento, dall’“aggressione” iniziale ai titoli assicurativi di PosteVita fino al riciclaggio dei proventi illeciti, il 20% dei quali sarebbero toccati ai 4 “postali” ritenuti infedeli, il cui ruolo sarebbe stato cruciale dal momento che avrebbero effettuato accessi informatici illeciti negli archivi aziendali di Poste Italiane per facilitare le attività illecite del ritenuto gruppo criminale, fornendo informazioni sui clienti intestatari delle polizze, sulle somme sottoscritte e giacenti nonché sulle modalità più idonee per riscuoterle in danno degl’ignari correntisti.

Le accuse all’uomo dello Jonio

Fittipaldi è accusato d’associazione per delinquere, accesso abusivo a sistemi informatici e telematici, possesso e fabbricazione di documenti d’identificazione falsi, alterazione del funzionamento di sistemi informatici e furto aggravato.

Chiamato in correità dalla ritenuta “mente” a capo dell’ipotizzata organizzazione, ha già ammesso alcune delle proprie presunte responsabilità. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com