CASTROVILLARI – Al cospetto dei giudici che compongono il collegio penale del Tribunale di Castrovillari, nel filone del maxi-processo anti-‘ndrangheta Athenache si sta celebrando col rito dibattimentale ordinario, è cominciato il contraddittorio tra le parti, vale a dire il pubblico ministero della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro, Alessandro Riello, e i difensori dei 20 imputati.

Per altri 60 imputati che hanno scelto il rito abbreviato nell’ambito dello stesso maxi-processo, a breve arriverà la sentenza da parte del giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro (I NOMI | Il pm Riello presenta il conto a 60 imputati di “Athena”: 4 secoli di carcere).

Il Tribunale di Castrovillari

In aula il maggiore dei carabinieri Giuseppe Sacco

L’istruttoria dibattimentale ha preso il via attraverso l’esame e il controesame del maggiore dei carabinieri Giuseppe Sacco, già comandante del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza, che aveva firmato l’informativa generale della maxi-indagine.

Sacco ha parlato in generale della ritenuta nuova associazione mafiosa della Sibaritide, vale a dire la cosiddetta supercosca cui avrebbero dato vita, assieme, le due riconosciute consorterie di ‘ndrangheta di Cassano Jonio facenti capo alle famiglie Abbruzzese e Forastefano, dopo essersi fatte guerra per anni a colpi di decine di morti ammazzati.

Le indagini sulla supercosca, da quanto emerso nel corso dell’esame dell’ufficiale dell’Arma, erano cominciate ancor prima dell’omicidio dello storico vecchio boss della Sibaritide Leonardo Portoraro, ammazzato a colpi di kalashnikov e pistola il 6 giugno del 2018 davanti al “Tentazioni” di Villapiana Lido, il locale gestito dai suoi familiari. Un omicidio importante quello di Compa’ Narduzzu, che ha segnato una cesura e una svolta nella storia della ‘ndrangheta sibarita (Gli ultimi (difficili) mesi di Narduzzu Portoraro, il vecchio boss che voleva fare il “ministro dei lavori pubblici” della ‘ndrangheta).

L’omicidio del padrino sibarita, comunque, non è oggetto del maxi-processo “Athena“.

Altri fatti importanti e di grande interesse investigativo si registrarono alla fine del 2018, quando andarono in scena i plateali incendi intimidatori col più che probabile intento estorsivo nei resort “Minerva” e “Marlusa” alla Marina di Sibari (LE INTERCETTAZIONI | Ecco chi e perché incendiò i resort di Sibari “Minerva” e “Marlusa”).

Nel controesame, i difensori degl’imputati hanno incalzato il teste sulle direttive investigative generali della maxi-indagine.

I nomi dei 20 imputati

ABBRUZZESE Celestino, detto Ciccio ‘u zingaru o Asso di bastoni, 76 anni;

ABBRUZZESE Rosaria detta Rosanna, 50;

BENEDETTO Gennaro, 59;

CAIRO Katia, 37;

CERCHIARA Alessia, 31;

FALBO Domenico, 46;

FALBO Giuseppe detto Pinuccio, 57;

FERRARA Emilio, 47;

GIANNICOLA Tiziana Antonietta, 55;

GUIDI Marco, 34;

LAINO Luca, 39;

LO TUFO Antonio, 57;

LO NIGRO Francesco, 55;

MARTUCCI Massimiliano, 45;

MASTROTA Lucia, 67;

MILITO Rocco, 51;

MITIDIERI Giuseppe, 34;

ROVITTI Vincenzo, 48;

RUSSO Giancarlo Quintino Pio, 70;

RUSSO Mario, 30. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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