15 arresti tra Cassano Jonio, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari e Bari
CASSANO JONIO – L’avevano “localizzato” a Bari ed arrestato nel corso d’un fulmineo quanto ben organizzato blitz, giusto un anno fa, i carabinieri della Compagnia di Cassano Jonio e del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Cosenza.
Il 39enne ritenuto boss della ‘ndrangheta cassanese Leonardo Abbruzzese detto Nino o Castellino (foto) aveva trovato “riparo” lontano dalla Sibaritide in una bella villa alla periferia del capoluogo pugliese (preso a Bari Nino Abbruzzese “Castellino”).
Lì – forte di appoggi mafiosi pugliesi – aveva trovato ospitalità e sostegno logistico.
Il presunto boss era latitante dalla fine di giugno, cioè da quando era sfuggito alla cattura relativa alla plurima ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro per effetto della maxi-inchiesta “Athena” che aveva disarticolato la “supercosca” ‘ndranghetista facente capo alle famiglie cassanesi degli zingari Abbruzzese e degl’italiani Forastefano.
A un anno di distanza, a finire in manette sono stati tutti i suoi presunti fiancheggiatori, quelli sibariti e quelli baresi, e nel frattempo per lui è scattato il 41-bis (“Castellino” finisce al 41-bis).
La vasta rete sibarita di fiancheggiatori e non solo
Si tratta di quanti avrebbero favorito la sua latitanza, ma non solo.
Sono in tutto 15 le persone arrestate oggi dai carabinieri dei comandi di Cosenza e Bari, e ci sono pure altri indagati.
Dall’attività d’indagine – coordinata dai magistrati della Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro – sarebbero emersi i ruoli del 31enne Francesco Abbruzzese, del 27enne Cosimo Abbruzzese detto Cocò o Micciu e del 40enne Antonio Abbruzzese detto Tonino, i primi due di Spezzano Albanese, il terzo di Cosenza e tutti parenti del boss.
Questi, reciprocamente, avrebbero «collaborato al fine di organizzare lo spostamento del latitante, a veicolare i suoi messaggi alla famiglia e ad organizzare i suoi incontri con la moglie e con le figlie», come riporta il gip di Catanzaro nell’odierna ordinanza.
La stessa accusa è formulata nei confronti della 43enne cassanese Angelica Forciniti, del 56enne di Terranova da Sibari Enzo Franco Molino, della 46enne Marianna Costanzo di San Benedetto Ullano, e del 59enne Francesco Pio Alfano di Montalto Uffugo, tutt’e quattro arrestati stamane.
Questi ultimi avrebbero aiutato il latitante «ad allontanarsi dal territorio calabrese e a recarsi a Bari, presso la villa della famiglia Lovreglio», dove venne arrestato a novembre dell’anno scorso.
C’è un’importante intercettazione del 17 ottobre d’un anno fa:
è il giorno in cui Leonardo Abbruzzese sarebbe stato trasferito a Bari.
La captazione avvenne all’interno d’una abitazione sita nel “Villaggio Italia 2” allo Scalo di Spezzano Albanese:
«Enzo Molino aggiornava Leonardo e Cosimo Abbruzzese dell’arrivo di qualcuno, verosimilmente a bordo di un mezzo», scrive il gip nell’ordinanza.
Poi in effetti arrivò il mezzo e «si parlava di “lampeggianti”, si sentiva il rumore di un portellone che scorreva, si faceva riferimento al fatto che “c’è un malato” e veniva salutato “compare Nino”».
Abbruzzese, in pratica, sarebbe stato trasportato con un’autoambulanza.
Il mezzo di soccorso sarebbe della “Montalto soccorso Odv”, un’organizzazione di volontariato presieduta da Marianna Costanzo.
Poi l’ambulanza partì alla volta di Bari.
Arrestati anche i ritenuti boss mafiosi baresi Francesco e Nicola Lovreglio, di 62 e 39 anni, la moglie di quest’ultimo, la 39enne Elisabetta Sciacovelli, e il 42enne Eugenio Traversa:
«In concorso tra loro avrebbero aiutato Abbruzzese ad allontanarsi dal territorio calabrese e a recarsi a Bari», poi «lo avrebbero ospitato presso la villa di famiglia, agevolavando i suoi spostamenti».
L’inchiesta odierna, “Athena 2”, ha consentito di ricostruire pure un’intensa attività di spaccio di cocaina ed eroina nei comuni di Spezzano Albanese e Terranova da Sibari, un’estorsione e una tentata estorsione mafiose ai danni d’un tossico – affinché saldasse un debito di droga pari a circa 25 mila euro – e d’un imprenditore agricolo per il recupero di non meglio specificati crediti.
L’elenco completo degli arrestati
Abbruzzese Antonio (classe ’84) di Cosenza;
Abbruzzese Cosimo (cl. 96) di Spezzano Albanese;
Abbruzzese Francesco (cl. ’93) di Spezzano Albanese;
Abbruzzese Leonardo (cl. ’85);
Abbruzzese Nicola (cl. ’59) di Spezzano Albanese;
Alfano Francesco Pio (cl. ’65) di Montalto Uffugo;
Cofone Giuseppe (cl. ’97) di Spezzano Albanese;
Costanzo Marianna (cl. ’78) di San Benedetto Ullano;
Forciniti Angelica (cl. ’81) di Cassano Jonio;
Lovreglio Francesco (cl. ’62) di Bari;
Lovreglio Nicola (cl. ’85) di Bari;
Molino Enzo Franco (cl. ’68) di Terranova da Sibari;
Presta Gennaro (cl. ’94) di San Lorenzo del Vallo;
Sciacovelli Elisabetta (cl. ’85) di Bari;
Traversa Eugenio (cl. ’82) di Bari. direttore@altrepagine.it