Residente nel Nord Italia e “reclamato” dalla giustizia in Puglia, era silenziosamente tornato qui e viveva in un appartamento di Schiavonea
CORIGLIANO-ROSSANO – Aveva in casa ben 10 panetti d’hashish per un peso d’oltre mezzo chilo, 5 vasetti contenenti benzocaina, 2 bilancini di precisione digitali perfettamente funzionanti e una carabina calibro 7,62.
Questo è il risultato del blitz della polizia che durante la serata di venerdì 15 novembre scorso, nella frazione marina di Schiavonea a Corigliano-Rossano, ha portato all’arresto del ricercato 34enne coriglianese Luigi Lauro, già noto alle forze dell’ordine e negli ambienti giudiziari italiani per i suoi precedenti per reati contro la persona e il patrimonio.
L’arrestato, su disposizione del magistrato di turno in Procura a Castrovillari, è quindi finito in cella nel carcere della stessa cittadina ai piedi del Pollino pure per i reati di detenzione di sostanze stupefacenti finalizzata allo spaccio e dell’arma illegale.
Ad effettuare la perquisizione domiciliare “mirata” in casa di Lauro sono stati i poliziotti in borghese in forza alla Squadra giudiziaria del Commissariato cittadino. I cui detective lo cercavano già da qualche giorno perché sul suo capo era già pendente un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Lecce.
Dopo avere trascorso diversi anni fuori dalla Calabria – la propria residenza l’aveva stabilita in una città del Nord Italia – il 34enne coriglianese ricercato s’era rifugiato in uno stabile di Schiavonea e lì conduceva una vita apparentemente schiva e riservata.
La sera che gl’investigatori l’hanno ammanettato e tradotto in carcere, dopo alcuni giorni d’osservazione della sua abitazione, Lauro stava uscendo di casa e loro l’hanno fermato per un “controllo”:
da lì la perquisizione perché i poliziotti avevano sentito il forte odore riconducibile alla presenza di sostanze stupefacenti provenire proprio dal suo appartamento. direttore@altrepagine.it