Stava per introdurre nel penitenziario cittadino 3 telefoni cellulari. In casa aveva pure cocaina 

CORIGLIANO-ROSSANO – Un agente di polizia penitenziaria corrotto dai detenuti. Non è il primo e non sarà l’ultimo. L’hanno arrestato in flagranza di reato, all’alba di ieri, i carabinieri della Sezione operativa e radiomobile del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano diretto dal tenente colonnello Marco Filippi.

Accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti e detenzione di sostanza stupefacente:

queste le accuse nei confronti dell’uomo, un assistente capo in servizio nel carcere cittadino.

L’agente era alla guida della propria auto e si stava recando proprio nel penitenziario di contrada Ciminata Greco per montare di servizio, quando è stato fermato dai carabinieri per un apparente normale controllo stradale.

Diventato subito nervoso, è stato perquisito e trovato in possesso d’un involucro contenente 3 smartphone apparentemente nuovi dei quali non ha saputo fornire alcuna giustificazione, e un secondo contenitore ov’erano custoditi i caricabatterie dei telefoni che stava per introdurre nella casa di reclusione.

La perquisizione è stata estesa anche alla sua abitazione, dov’è stata trovata della cocaina. Dichiarata in arresto, la guardia carceraria su disposizione del magistrato di turno in Procura a Castrovillari è stata assegnata ai domiciliari in attesa del prosieguo delle indagini nei suoi confronti. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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