
TREBISACCE – Una terribile e inaudita recrudescenza criminale di furti nelle abitazioni private. Un fenomeno che sta interessando, da alcune settimane, i comuni dell’Alto Jonio sibarita, da Trebisacce a salire.
In azione, una o più bande ben organizzate, che hanno colpito soprattutto di pomeriggio o nelle prime ore serali, ovviamente in assenza dei cittadini che ne sono rimasti vittime.
Talvolta i bottini sono stati piuttosto consistenti:
in contrada Pagliara di Trebisacce, al bivio di Albidona, da due di ben 4 case derubate in un solo pomeriggio, i ladri si sono portati via rispettivamente 3 mila e 4 mila euro in contanti, più gioielli, orologi ed altri oggetti di valore custoditi nelle due case. In una delle quali è stata divelta pure una cassaforte, che, oltre a denaro contante e oggetti preziosi, conteneva persino fucili regolarmente detenuti dai proprietari. Armi che per fortuna però i ladri non hanno toccato.

Più grave la situazione alla Marina di Roseto Capo Spulico:
lì, sono state oltre una trentina le abitazioni scassinate e “visitate” dai ladri, una ventina pare siano state violate nientepocodimenochè in una sola giornata.
Nei giorni scorsi, proprio a Roseto i carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato un “topo d’appartamento” di nazionalità rumena, che però agiva solitario.

La banda o le bande, infatti, secondo diverse testimonianze di cittadini che per cause fortuite hanno sventato i furti nelle loro case, giungerebbero nei pressi delle residenze preventivamente “prese di mira” a bordo d’una Ford Focus di colore scuro e d’una Wolksvagen Passat nera.
Indagano i carabinieri della Compagnia di Cassano Jonio diretta dal capitano Michele Ornelli. direttore@altrepagine.it