
CORIGLIANO-ROSSANO – Ben 4 auto di grossa cilindrata due delle quali risultate rubate, numerose ricetrasmittenti, smartphone “dedicati”, strumenti da scasso, cappucci e passamontagna. E poi oggetti preziosi, denaro contante e diversa altra refurtiva.
Sono il risultato del sequestro effettuato durante la giornata di ieri – dalle prime ore del mattino fino in serata – nel corso della maxi-operazione dei carabinieri del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano diretto dal tenente colonnello Marco Filippi, col supporto dei militari in forza allo Squadrone eliportato “Cacciatori” di Calabria di Vibo Valentia, dei colleghi della Compagnia di San Marco Argentano e della Stazione di Castrolibero.

Il tenente colonnello Filippi
Da un campo nomadi del Napoletano, nel cuore della Sibaritide
Come anticipato ieri sera (BANDA DI LADRI SLAVA: in 7 assicurati alla giustizia), una pericolosa banda criminale composta da sette stranieri d’origine serba è stata arrestata ed è finita in carcere:
associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine, ricettazione e riciclaggio, queste le accuse contestate dai magistrati della Procura di Castrovillari che hanno coordinato le indagini.

Il Tribunale di Castrovillari
Sarebbe stata protagonista, dalla scorsa estate nell’intera provincia di Cosenza e non solo, di numerosissimi furti nelle abitazioni, che hanno generato grande allarme sociale:
prese di mira villette di periferia nelle ore di tardo pomeriggio, ovviamente approfittando dall’assenza dei proprietari, con razzìe di valori, denaro contante, armi e tanto altro.
In alcuni casi sono state asportate addirittura le casseforti coi valori in esse custoditi.
Criminali specializzati e capaci d’eludere sistemi di video-sorveglianza e sofisticati impianti d’allarme.
Le azioni criminali talvolta hanno avuto risvolti drammatici, quando i proprietari delle residenze prese di mira si sono trovati faccia a faccia coi malviventi e sono stati sequestrati e rapinati.
Le indagini dei detective dell’Arma sono durate alcuni mesi e hanno consentito d’attribuire alla banda oltre 20 furti e diverse rapine in vari centri della provincia.
“Covo” e base logistica del gruppo era un casolare isolato di contrada Thurio a Corigliano-Rossano, dove nella mattinata di ieri sono stati arrestati i sette componenti la banda, tutti provenienti da un campo rom dell’hinterland napoletano. direttore@altrepagine.it