
CASTROVILLARI – Rischiava fino a 3 anni di carcere, ma il giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari, Gabriele Antonaci, ha sentenziato nei confronti del 48enne di Corigliano-Rossano Carmelo Turano, pregiudicato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, un brigadiere dell’Arma dei carabinieri, riqualificando alcune imputazioni che pendevano sul suo capo.
Il coriglianese, difeso dall’avvocato Giuseppe Vena, era finito a processo a seguito della denuncia dell’ex moglie che l’accusava di minacce e mancata esecuzione dolosa d’un provvedimento del giudice:
Le accuse dell’ex moglie
Turano, in pratica, secondo le accuse sferrategli dall’ex consorte, non avrebbe ottemperato agli obblighi impostigli dal Tribunale di Castrovillari con la sentenza di divorzio, relativi al versamento mensile dell’assegno di mantenimento per i figli minorenni e la sua partecipazione alle spese straordinarie dovute al 50%, inoltre non avrebbe rispettato modalità e orari d’incontro con le figlie minorenni, e, non gradendo il fatto che la sua ex moglie avesse intrapreso una nuova relazione sentimentale con un altro uomo, l’avrebbe minacciata con messaggi scritti e vocali tramite WhatsApp.

Il Tribunale di Castrovillari
Il processo, la difesa e le decisioni del giudice
L’imputato è comparso al processo celebratosi col rito abbreviato, riconoscendo al cospetto del giudice le proprie colpe.
Durante l’arringa difensiva, l’avvocato Vena ha diversamente inquadrato la vicenda processuale, articolando la discussione tanto nei fatti quanto in cavilli giuridici, e il giudice ha dichiarato Turano sì colpevole dei reati lui imputati, ma, riqualificando i fatti, l’ha condannato a 400 euro di multa con la sospensione condizionale della pena.
Dallo stesso processo è uscito assolto con riferimento alla condotta del proprio omesso esercizio del diritto di visita genitoriale «perché il fatto non sussiste». redazione@altrepagine.it