
CORIGLIANO-ROSSANO – Si chiamava Mohamed Sibaa e aveva 22 anni. Era un giovane di nazionalità marocchina e viveva nello Scalo coriglianese. È stato ammazzato questa notte, a coltellate.
È spirato nella sala operatoria dell’ospedale cittadino “Nicola Giannettasio”:
gli è stato letale un profondo fendente all’addome.
Abitava in Via Giosuè Carducci, una delle vie più centrali che si dipanano da Via Nazionale.
I carabinieri in forza alla Sezione operativa del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano stanno indagando sull’omicidio.
Gl’investigatori del tenente colonnello Marco Filippi, coordinati dal sostituto procuratore di Castrovillari Veronica Rizzaro, stamane hanno acquisito le registrazioni degl’impianti di video-sorveglianza della zona.

Via Giosuè Carducci: il corpo agonizzante è stato trovato dai carabinieri, che hanno allertato i soccorsi, proprio nei pressi dell’abitazione della vittima
Gli uomini dell’Arma stanno cercando un maglione, un indumento che potrebbe essere stato indossato dalla vittima poco prima del brutale accoltellamento mortale e che potrebbe contenere tracce di chi ha colpito la vittima. Probabilmente è stato sottratto e buttato chissà dove.
Inoltre, stanno analizzando i tabulati telefonici della vittima, per capire se abbia ricevuto chiamate o messaggi sospetti prima dell’aggressione, mentre sono in corso le analisi sulla scena del crimine al fine d’isolare eventuali tracce biologiche o impronte digitali.
I detective impegnati sul caso hanno già raccolto diverse testimonianze sul pianerottolo della palazzina in cui il giovane ammazzato abitava, e dove abitano diversi suoi connazionali, cercando di ricostruire le sue ultime ore di vita.
L’omicidio, del quale si cercano il responsabile o i responsabili, forse è scaturito da un acceso litigio o per un “regolamento di conti” covato nel tempo per motivi personali. direttore@altrepagine.it