CORIGLIANO-ROSSANO – Assicurato alla giustizia. Un “giallo” brillantemente risolto nel giro di sole 72 ore.

All’alba di oggi, infatti, i carabinieri in forza alla Sezione operativa del Reparto territoriale di Corigliano-Rossano, col supporto dei colleghi della Compagnia di Cosenza, a seguito delle serrate indagini condotte dopo l’omicidio del 22enne marocchino giovanissimo Mohamed Sibaa, avvenuto nella tarda serata di venerdì scorso, col coordinamento investigativo del sostituto procuratore di Castrovillari Veronica Rizzaro, hanno sottoposto a fermo d’indiziato di delitto – per omicidio – Ahmed Yassine, un 29enne incensurato connazionale della vittima.

Il ritenuto assassino è stato preso a Cosenza.

Al fermato, nei giorni scorsi, era stato anche intimato di lasciare il territorio nazionale poiché immigrato irregolare.

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Venerdì sera, ai carabinieri cittadini diretti dal tenente colonnello Marco Filippi era arrivata la segnalazione d’un ragazzo agonizzante, con una profonda ferita all’addome, in un’abitazione di Via Giosuè Carducci allo Scalo coriglianese.

La via teatro del fatto di sangue

Allertati i soccorsi, il personale sanitario arrivato sul posto aveva praticato tutte le manovre per tentare di rianimarlo:

un tentativo grazie al quale la vittima è rimasta in vita per alcune ore, senza però mai riprendere conoscenza.

Il quadro clinico della vittima era apparso da subito disperato, tanto che poi è deceduto qualche ora più tardi, durante l’intervento predisposto d’urgenza dai dai medici dell’ospedale “Nicola Giannettasio” per cercare di salvargli la vita.

Le indagini dei detective dell’Arma erano scattate immediatamente, con accertamenti “mirati”, alcuni dei quali si sono rivelati dirimenti per ricostruire sia la dinamica che il movente del cruento omicidio.

Da subito è stato chiaro che il delitto era maturato in un contesto di disagio sociale, dove una prima lite, la voglia irrefrenabile di vendetta poi e la coltellata finale, si sono dipanate per la spartizione d’una piccola refurtiva.

Le indagini si sono avvalse del supporto della Scientifica dei carabinieri.

Il comandante dei carabinieri di Corigliano-Rossano

Un puzzle ricomposto pezzo dopo pezzo, con la difficoltà relativa alla localizzazione del presunto assassino, essendo un senza fissa dimora.

L’indagato, resosi conto che gl’inquirenti potevano arrivare a lui, aveva tentato di scappare all’estero e anche al momento del fermo s’è dato a una precipitosa fuga per le vie del centro di Cosenza prima d’essere acciuffato, ammanettato e condotto in carcere. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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