
CORIGLIANO-ROSSANO – Da mesi i carabinieri di Corigliano-Rossano “ronzano” silenziosi e in incognito attorno al carcere cittadino.
Investigazioni, pedinamenti e appostamenti sono finalizzati a dare nomi e volti a quanti riescono impunemente a far penetrare nell’istituto penitenziario di contrada Ciminata Greco, smartphone e droga destinati ai detenuti.
LEGGI ANCHE:
Ora gli smartphone arrivano in carcere coi … palloni!
Ieri s’è registrato un nuovo blitz, conclusosi con successo:
i detective in forza alla Sezione radiomobile del Reparto territoriale dell’Arma diretto dal tenente colonnello Marco Filippi, hanno arrestato una ragazza di 30 anni del posto che era in procinto d’entrare nel carcere per fare visita a un familiare detenuto, per detenzione di sostanza stupefacente finalizzata alla cessione.

Perquisita in modo “mirato” la sua auto, nella vettura sono stati trovati non solo gli effetti personali che dovevano essere consegnati durante il colloquio al recluso, ma è spuntato anche un involucro contenente 20 grammi d’hashish proprio addosso alla ragazza.
La perquisizione è stata poi estesa pure all’abitazione della ragazza, dov’è stata trovata un’altra modica quantità d’hashish.
La giovane donna è stata dichiarata dunque in arresto:
il magistrato di turno in Procura a Castrovillari l’ha assegnata ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida in Tribunale. direttore@altrepagine.it