CORIGLIANO-ROSSANO – I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e il personale dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Cosenza hanno concluso una delicata attività d’indagine che ha interessato un’azienda agricola della Sibaritide.

A conclusione delle operazioni di verifica, tutti i lavoratori presenti, 7 stranieri di nazionalità marocchina impiegati nella raccolta degli agrumi, sono risultati occupati in nero, senza regolare permesso di soggiorno, in condizioni lavorative di sfruttamento e senza l’adozione d’alcuna misura di sicurezza sul lavoro.

È stato adottato, pertanto, il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per la cui revoca, oltre alla regolarizzazione delle violazioni accertate, è stata corrisposta la somma di 5 mila euro.

Sono state inoltre comminate le maxi-sanzioni per l’impiego in nero dei sette lavoratori extracomunitari, per un totale di 25.740 euro.

Contestate pure violazioni penali in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro:

in particolare, sono state riscontrate omissioni in relazione agli obblighi di visite mediche d’idoneità alla mansione dei lavoratori, di formazione e informazione degli stessi, e d’adozione del Documento di valutazione dei rischi.

Il Tribunale di Castrovillari

Per le contravvenzioni accertate, oltre alla comunicazione delle notizie di reato alla Procura di Castrovillari, è stata prescritta la regolarizzazione delle violazioni nonché l’irrogazione di somme a titolo sanzionatorio pari ad 11.039,71 euro.

Per il delitto di sfruttamento dei lavoratori, infine, s’è proceduto alla denuncia di due persone alla Procura per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. redazione@altrepagine.it

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