CASTROVILLARI – Saranno sottoposti a perizia psichiatrica i 3 imputati nel processo che vede al centro una ritenuta brutta storia di violenze fisiche e psicologiche stroncata nel centro storico coriglianese di Corigliano-Rossano, nei confronti d’un loro stesso familiare, un 59enne fisicamente menomato e costretto su una sedia a rotelle dalla sua condizione d’invalidità.

Il prossimo 9 maggio, i giudici nomineranno lo psichiatra al quale verrà affidato il compito d’espletare le accordate perizie.

È quanto ha deciso il collegio penale del Tribunale di Castrovillari (presidente Annamaria Grimaldi, a latere Mariarosaria Pugliese e Marianna Ferrante) durante l’udienza tenutasi lo scorso 18 aprile, su richiesta del difensore degli stessi imputati, l’avvocato Antonio Pucci, che ha fatto anche acquisire agli atti del processo alcune certificazioni mediche.

I familiari del disabile presunta vittima delle violenze si trovano tutt’e tre agli arresti domiciliari su disposizione della magistratura e nel processo rispondono dell’accusa – loro contestata da parte del pubblico ministero Raffaela Di Carluccio D’Aniello – d’avere maltrattato per parecchio tempo il familiare, nelle scorse settimane sentito in aula dai giudici. L’uomo è parte civile nel processo, rappresentato dall’avvocato Giuseppe Vena, ed attualmente è collocato in una struttura sanitaria protetta.

Nell’udienza pre-pasquale sono state sentite due assistenti sociali del Comune di Corigliano-Rossano, che hanno spiegato ai giudici la natura del loro intervento in favore del disabile, scaturito dalla visione dell’oramai famigerato video che lo ritraeva mentre veniva picchiato. Sentito anche il medico curante della presunta vittima. redazione@altrepagine.it

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