
CASSANO JONIO – Associazione mafiosa ed estorsione: questa mattina all’alba un nuovo blitz anti-‘ndrangheta condotto dai carabinieri ha portato all’esecuzione di 5 misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia guidata dal procuratore Salvatore Curcio.

Nicola Abbruzzese
Tra le persone arrestate figurano il boss di Cassano Jonio Nicola Abbruzzese detto Semiasse, 45 anni, già detenuto al 41-bis nel carcere di Cuneo, e la moglie Finizia Pepe, 36 anni, presa nel famigerato quartiere Timpone rosso nella frazione Lauropoli di Cassano per essere condotta in carcere.

Pasquale Forastefano
E poi:
il boss Pasquale Forastefano detto L’animale o Il pazzo, 37, anche lui già detenuto al “carcere duro” nel penitenziario di Parma, Marco Abbruzzese detto ‘U palumm, 44 anni, e Francesco Faillace, 41 anni (per lui il giudice ha disposto il divieto di dimora in Calabria).
Il provvedimento odierno scaturisce da un’attività d’indagine coordinata dalla Dda di Catanzaro e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo in forza al Comando provinciale di Cosenza, consistita nel riscontrare le denunce presentate da due imprenditori in ordine a patite tentate estorsioni, nonché nel valorizzare le dichiarazioni rese da un collaboratore di giustizia.
Le attività estorsive contestate sarebbero state finalizzate a reperire denaro per il sostentamento dei detenuti e dei familiari liberi del locale ‘ndranghetistico in capo alle famiglie Abbruzzese e Forastefano.
La moglie di Semiasse, secondo le accuse, avrebbe partecipato alla gestione della contabilità, e avrebbe fatto da intermediaria nelle comunicazioni tra gli associati. redazione@altrepagine.it