Emerge un link dell’ultimo sindaco rossanese col ministro Lollobrigida cognato della premier. Nel Pd un dibattito aperto e “intestino”: con Stasi o alternativi all’attuale primo cittadino?

CORIGLIANO-ROSSANO – Sono settimane dal clima caldo, molto caldo, queste, e non solo a causa delle alte temperature in termini meteorologici, a Corigliano-Rossano. Negli ambienti politici cittadini tutti, nessuno escluso, oramai si pensa solo e soltanto alle elezioni comunali della primavera 2024, ossessivamente.

Mancano, infatti, appena dieci mesi e per i tempi spesso elefantiaci finalizzati alle scelte da parte delle forze politiche, dieci mesi sono un soffio di vento. 

L’unico luogo politico dove non c’è alcun “affanno di scelta” è proprio quello istituzionale, il Municipio, perché il sindaco in carica Flavio Stasi e la sua variegata coalizione civica si riproporranno, com’è ovvio, per essere confermati.

Il sindaco in carica

Che succede nel Centrodestra… o Destracentro

Stasi e i suoi avranno, come prima loro antagonista, la coalizione politica di Centrodestra o di Destracentro, composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega e Azione. Qui – da tempo e notoriamente per la cronaca – aleggia il nome dell’ex consigliere comunale coriglianese Giuseppe Turano, coordinatore cittadino di Forza Italia, come possibile candidato a sindaco. Mai ufficialmente proposto, ma sostenuto da entrambe le “anime importanti” del partito berlusconiano: 

quella vicina alle posizioni dell’assessore regionale Gianluca Gallo, cui è vicinissimo lo stesso Turano, e quella animata dalla consigliera regionale coriglianese Pasqualina Straface.

Purtuttavia, Gallo e Straface – molto più quest’ultima, essendo coriglianrossanese – dovranno ragionare col senatore rossanese di Fratelli d’Italia Ernesto Rapani, col consigliere regionale rossanese di Azione Giuseppe Graziano e col deputato di Lamezia Terme della Lega Domenico Furgiuele che per il suo partito sta partecipando attivamente alle trattative in corso con gli altri partiti della coalizione, accompagnato dalla rappresentante cittadina leghista Maria Carmela Iannini.

Straface e Rapani

I tempi per la decisione del candidato a sindaco, che in una visione molto ottimistica dei mesi scorsi sarebbero dovuti maturare proprio entro quest’estate, si stanno però allungando e potranno maturare non prima di settembre inoltrato od ottobre, in ossequio ancora una volta a quella stessa visione ottimistica.

Dalle onde del mare magnum del Centrodestra o Destracentro, in questi giorni emerge tuttavia qualche indiscrezione. Che, balneare o meno, è dovere di cronaca mettere nero su bianco.

Il “triangolo” Mascaro-Antoniozzi-Lollobrigida

C’è un nome assai noto, infatti, che potrebbe unirsi idealmente a quello di Turano in quella rosa al momento con pochi petali della coalizione. E il nome è quello dell’ex sindaco rossanese Stefano Mascaro (nella foto d’apertura), non organico ad alcun partito, ma dalle scorse elezioni politiche a quanto pare assai vicino a Fratelli d’Italia.

Amico personale e di vecchissima data del deputato di FdI Alfredo Antoniozzi, figlio del trapassato ex ministro democristiano Dario Antoniozzi che fu parlamentare come suo padre Giuseppe Mascaro, l’ultimo sindaco dell’ex Comune di Rossano quasi non fa mistero di volersi proporre come primo cittadino di Corigliano-Rossano. E il suo “traffico” pare sia molto intenso, tanto qui quanto altrove. 

Il presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni e il deputato di FdI Alfredo Antoniozzi

Già, Mascaro “altrove”, ma dove? 

A Roma, naturalmente:

la notizia indiscreta che in modo insistente circola, parla d’un suo link con un importante ministro dell’attuale governo guidato da Giorgia Meloni. Il nome è quello del ministro Francesco Lollobrigida, proprio il cognato della premier, e Mascaro potrebbe essere arrivato al suo ipotetico sponsor proprio tramite l’amico deputato Antoniozzi. 

Il ministro Francesco Lollobrigida

Se il “triangolo” di Mascaro sia o meno a conoscenza dell’altrettanto suo amico senatore rossanese Rapani, ad AltrePagine non è noto, anche in virtù del fatto che Rapani è noto più alle cronache giudiziarie che a quelle politiche di AltrePagine, che perciò ne evita la frequentazione…

Se son rose, comunque fioriranno… 

Il farraginoso Centrosinistra, tra “campagne d’ascolto”, tifo pro-Stasi e voglia d’alternativa

Esploriamo adesso il terreno – minato – nel campo del Centrosinistra. E partiamo da chi, qui, sta dichiaratamente dalla parte del sindaco Stasi. È il caso, per esempio, dei Verdi, che a livello regionale calabrese sono guidati proprio da un rossanese, Giuseppe Campana, ma che a Corigliano-Rossano contano come il due di coppe quando la briscola è a bastoni, che stasera alla Marina di Schiavonea proseguiranno la loro campagna d’ascolto dei cittadini (consigliamo loro d’attrezzarsi all’uopo di buoni apparecchi acustici!) e che avendo un’assessora nella giunta Stasi non possono che stare con Stasi, anche se l’assessora Alessia Alboresi non l’hanno eletta loro ed eventualmente non la ri-eleggeranno certamente loro… 

La folla oceanica accorsa alla campagna d’ascolto dei Verdi

Sta con Stasi però il Movimento 5 Stelle, a partire dalla parlamentare vicecapogruppo alla Camera dei deputati Vittoria Baldino, eletta in questo collegio, e dal consigliere regionale di Mirto-Crosia Davide Tavernise che proprio di recente ha dichiarato pubblicamente di sostenerlo, Stasi.

Il perno del Centrosinistra è però il Partito democratico, e qui le cose, come sempre, non sono affatto pacifiche:

Nelle scorse settimane il segretario del Pd, Franco Madeo, ha lanciato un appello per un «Campo largo» di Centrosinistra, annunciando imminenti iniziative pubbliche che, però, non sono state né tenute tantomeno programmate.

Perchè? 

È presto detto: 

nel Pd vige una profonda spaccatura proprio in merito al giudizio sull’amministrazione del sindaco Stasi. Una spaccatura originale perché vede contro Stasi quelli che nel 2019 erano con Stasi, e a favore di Stasi più di qualcuno che nel 2019 era contro Stasi. Un ribaltamento di ruoli, insomma, non senza motivazioni alla base.

Il segretario cittadino del Pd Franco Madeo

Chi guida il partito assieme al segretario Madeo – ex stasiani – dice di non avere preclusioni ad intessere un nuovo ragionamento politico col sindaco in carica, mentre chi fa parte del direttivo da posizioni stasiane o neo-stasiane spinge perché possa essere annunciato al più presto che il Pd l’anno prossimo presenterà la propria lista e il proprio simbolo a sostegno di Stasi.

E c’è pure chi, invece, nel caso di “sordità” di Stasi, punta a un Pd alternativo a Stasi come al Centrodestra, con un proprio candidato protagonista di un’eventuale coalizione di Centrosinistra.

Insomma, il farraginoso e intestino dibattito Pd-Stasi o Stasi-Pd, sta nelle “condizioni” che potranno determinarne lo “stare insieme” o lo stare “gli uni contro l’altro”. Chi vivrà vedrà…

Il recente dibattito del Pd organizzato dal capogruppo in consiglio regionale Mimmo Bevacqua

Frattanto, nei giorni scorsi, il capogruppo in Consiglio regionale del Pd Mimmo Bevacqua, sostenitore di Stasi, ha organizzato un pubblico dibattito su temi regionali e locali a Corigliano-Rossano, cui hanno partecipato anche il consigliere regionale Franco Iacucci – il quale ha sostenuto che il Pd da solo non ha la forza sufficiente per creare alternative e che sarebbe fondamentale coinvolgere Stasi in un progetto di rafforzamento del Centrosinistra – e l’unica consigliera comunale coriglianrossanese del Pd, Rosellina Madeo, la quale, richiamandosi alle posizioni di Bevacqua, per la proprietà associativa, ma essendo ufficialmente all’“opposizione” anche per quella transitiva… direttore@altrepagine.it  

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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