CORIGLIANO-ROSSANO – Ho letto, per il tramite di mio figlio (divertito dalla cosa), i commenti su Facebook a quanto avevo scritto nella mia precedente lettera ad AltrePagine.

Chi ha scritto che, correggendomi, accelerare si scrive con una sola “L” ha pienamente ragione (a mia discolpa, rileggo solo quel che scrivo per lavoro, semplice pigrizia a volte… E mi capita di fare strafalcioni soprattutto quando mi trovo in un posto e penso nella lingua o nel dialetto del posto, scrivendo in altra lingua… Ma sto divagando e non c’entra nulla), ma solo su questo aspetto.

Il mio non voleva essere né una autocelebrazione, né manifestare autocompiacimento. Sono al corrente di non essere l’unico ad aver lasciato il territorio in cerca di fortuna e sicuramente non pretendo di sapere tutto.

Sicuramente, però, un consiglio ai tanti lettori che hanno pensato di darmi addosso (o di dare addosso al signore che aveva scritto l’altra lettera o di prendersela coi tanti che segnalano disagi/degrado/sporcizia/altro) posso e devo darlo:

se una persona che è nata e cresciuta qui, e che, suo malgrado (a nessuno piace lasciare le proprie radici ed i propri affetti), ora vive altrove e ha visto e vissuto altre realtà, sottolinea i problemi del territorio che ha abitato e che riscontra (invariati, se non peggiorati) ogni anno quando ritorna (se poi non ho diritto di fare vedere ai miei figli quelle che sono le mie radici o di mettere piede nelle abitazioni che sono di mia proprietà, perché criticando offendo la sensibilità di qualcuno…) assumerei un altro comportamento.

Sicuramente non partirei con le demenziali levate di scudi (da quello col classico profilo da neoborbone ignorante che mi accusa di codardia a tanti altri). Piuttosto mi interrogherei se chi scrive ha detto una stronzata che non corrisponde al vero o se il problema che ha descritto esiste.

La storia del “ogni mondo è paese” è una cazzata, lasciatevelo dire. La criminalità, sì, c’è ovunque. Lo spacciatore c’è a Rogoredo come a Palermo, lo ‘ndranghetista che governa il territorio invece no.

La criminalità organizzata non c’è ovunque e sicuramente non è così evidentemente presente in altre realtà d’Italia. Questo vale per il problema della criminalità e vale per gli allacci abusivi che versano in mare lo schifo, vale per il lavoro nero, vale per il capolarato, così come per le strade dissestate.

A voi sta bene così?

State facendo qualcosa per migliorare le cose?

A me, ma anche a molti altri, non sembra. Eppure sono qui ogni anno e ogni anno vedo le cose uguali e/o peggiori.

Voi che “coraggiosamente” siete rimasti e che “lottate ogni giorno” in che cosa avete tradotto questo coraggio, questa lotta e questo talento?

Qui, come in qualsiasi altra parte del mondo, credo valgano i fatti ed i risultati, di certo non le parole a vanvera.

Abbia pazienza, signora Monia, non rileggo nemmeno questa volta. Spero troverà altro a cui attaccarsi, così “attaccando” me potrà distrarsi dai problemi di Corigliano e di Rossano.

Fra qualche ora riparto, rivedrò la prossima estate (poco fiducioso di trovare miglioramenti) questa terra che mi era ed è cara. A non essermi caro è l’atteggiamento di tanti, troppi.

Baci a tutti.

Pino C.

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