Aperte finalmente (tutte) le buste del concorso d’idee per lo stemma e il gonfalone comunali lanciato dall’amministrazione del sindaco Stasi  

CORIGLIANO-ROSSANO – È stato un fine settimana divertente assai, questo, a Corigliano-Rossano. È riuscito persino a rompere gli schemi di quel noioso “Co.Ro. summer fest” che continua imperterrito a dispetto dell’autunno già arrivato. 

La frizzante novità è stata annunciata in pompa magna dalla presidente del Consiglio comunale, Marinella Grillo:

«Nel pomeriggio di oggi (ieri, Ndr), nel corso del previsto Consiglio comunale, si terrà una speciale seduta della Commissione Statuto, durante la quale sarà aperta le busta contenente il nominativo del vincitore del concorso di idee indetto dall’amministrazione comunale per l’ideazione dello stemma e del gonfalone della città.

Fino ad oggi la commissione scientifica, incaricata di vagliare le proposte, ha lavorato sui bozzetti presentati in maniera anonima, nel pomeriggio di oggi le buste saranno accoppiate e si verrà a conoscenza del nome del vincitore. In contemporanea sarà presa visione del bozzetto ideato;

subito dopo verrà data lettura delle relazioni relative alle opere scelte con l’esito dell’abbinamento, e il presidente del Consiglio ne darà pubblico annuncio. Questa speciale seduta consiliare è stata fortemente voluta dal sindaco Flavio Stasi».

La presidente Grillo mostra al Consiglio comunale la proposta di stemma e gonfalone

Come di consueto, il primo, o comunque tra i primi a smanettare su Facebook, pubblicando il prodotto artistico della vincitrice del concorso (tale Tiziana Bongiorno, per la cronaca), è stato il consigliere comunale Biagio Frasca.

Ubi maior minor cessat (quando arriva il più grande, il più piccolo va al cesso) e la parola è passata di fatto e di diritto al sindaco Stasi: 

«Quella del concorso di idee è stata un’idea per coinvolgere la comunità di una fase importante come la definizione dello stemma:

ringrazio tutti i partecipanti al concorso, a prescindere dalle valutazioni specifiche, perché hanno messo la loro arte ed il loro pensiero al servizio della città, offrendoci non soltanto delle proposte, ma anche degli spunti di riflessione importanti. 

Ringrazio anche la commissione tecnica, un organo necessario su un tema particolarmente complesso e delicato come quello della araldica istituzionale».

Ecco da vicino la proposta vincitrice del concorso d’idee

Per giudicare le proposte, infatti, l’amministrazione aveva nominato una commissione tecnica d’esperti di comprovata competenza:

presidente il professor Ferruccio Ferruzzi, già archivista di Stato e già docente di Araldica alla Scuola dell’Archivio di Stato di Roma, e poi il professor Lorenzo Terzi, già archivista di Stato di Napoli e docente di Storia delle Istituzioni alla Scuola dell’Archivio di Stato, e il dottor Mario Perfetti, tra i massimi esperti di Araldica calabrese.

Diffusa la demogratica proposta artistica “dal basso”, in pochi minuti su social e blog cittadini s’è scatenato l’inferno. Che continua da ieri, indomito, imperterrito.

Così, quella che doveva essere l’ennesima trovata geniale acchiappa-voti di Stasi, Grillo, Frasca e di tutto il cucuzzaro, s’è trasformata in un boomerang accompagnato da uova e pomodori sullo stesso red carpet dove fino a pochi minuti prima baldanzosi sfilavano gli organizzatori di questo cinema, o meglio di questo festival del cinema. Del cretino.

Gli esperti? 

Se per una cretinata del genere un esperto lo paghi, pecunia non olet, come dicevano gli antichi Fenici (giusto, sindaco?).

Commissionare a un esperto o a un gruppo d’esperti – magari proprio gli stessi ingaggiati e pagati per questa puttanata – l’elaborazione dello stemma comunale, no?!

È la seconda volta in pochi mesi che questa manica di “scienziati” senza precedenti nell’ex comune di Corigliano come in quello di Rossano, pianifica, organizza ed esegue una carnevalata del genere:

nella precedente occasione era, appunto, carnevale (leggi QUI) e non si trattava d’una questione seria come quella che in queste ore è stata ridotta a una roba per la qualunque.

Un vero peccato che il nostro pool d’esperti di Araldica (non lo sapevate?!) abbia saputo in ritardo del concorso d’idee di Stasi, Grillo, Frasca e compagnia cantante e suonante, e che il nostro bozzetto (nella foto d’apertura) debba consolarsi nel ruolo di 1° classificato fuori concorso!

Il sindaco Stasi

Alla fine, la pezza a colori di quel buontempone di Stasi è stata peggio del buco (quale, lo lasciamo alla vostra immaginazione):

«Sapevamo che questa scelta avrebbe scatenato commenti di ogni genere:

nessuno aveva visto i bozzetti oltre alla commissione tecnica e non sapevamo cosa attenderci; 

quando ho proposto di tenere questa seduta speciale, ho fatto un paragone scherzoso: 

come ai mondiali gli italiani diventano allenatori, i nostri concittadini diventeranno esperti di stemmi istituzionali. È il bello delle nostre comunità;

temo lo abbiano compreso in pochi (il sindaco merita uno speciale ringraziamento per la considerazione che ha dell’altrui intelligenza!):

il Consiglio comunale potrebbe decidere di accettare l’esito di questo primo concorso di idee, ma potrebbe anche decidere di indirne un secondo per avere ancora più proposte, potrebbe fare delle valutazioni diverse dalla commissione di esperti oppure potrebbe decidere di abbandonare l’idea del concorso e dare incarico a professionisti».

Dulcis in fundo, un’ulteriore “spiegazione”, “di rinforzo”, è arrivata dalla consigliera comunale stasiana Liliana Zangaro, che merita lo stesso speciale ringraziamento del suo sindaco:

«Offro uno spunto di riflessione sulle modalità ed i contenuti del concorso di idee conclusosi ieri:

estremamente trasparenti, fruibili ed utili per fare distinzione tra concorso di idee e procedimento per l’adozione…».

Non c’è che (altro) dire:

un fine settimana davvero esilarante! direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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