MANDATORICCIO – Si chiama Leonardo Taverna, ha 28 anni ed è di Mandatoriccio. L’hanno arrestato i carabinieri nella serata di ieri.
Il giovane è ritenuto responsabile del maxi-incendio doloso appiccato nella notte tra giovedì e ieri all’ufficio postale di Via Nazionale, nello stesso piccolo paese del Basso Jonio dove risiede a pochissima distanza dal luogo teatro dell’immenso rogo, che ha visto andare a fuoco pure due autovetture ch’erano parcheggiate proprio davanti all’ufficio pubblico andato completamente distrutto.
Dopo un’incessante attività investigativa, in poche ore, i militari in forza alla Sezione operativa del Reparto territoriale dei carabinieri di Corigliano Rossano diretti dal tenente colonnello Marco Filippi, col supporto dei colleghi del posto e coordinati dal procuratore di Castrovillari Alessandro D’Alessio, hanno individuato e rintracciato Taverna. Il quale, nelle fasi dell’incendio, è pure rimasto ferito.
Poteva essere una strage: ecco perchè
Nell’azione, Taverna avrebbe usato un enorme quantitativo di liquido infiammabile, che, abbinato all’azione di due bombole di gas, avrebbe potuto innescare una devastante deflagrazione e ciò poteva provocare il crollo dell’intera palazzina di tre piani in cui è ubicato l’ufficio postale, mettendo a repentaglio l’incolumità dei residenti. Per fortuna le bombole non sono esplose.
La palazzina è stata comunque seriamente danneggiata e ne è stata dichiarata l’inagibilità. Poteva essere una strage.
Taverna sarebbe stato inchiodato alle proprie responsabilità da alcune telecamere di video-sorveglianza che l’hanno ripreso. Ignoti i motivi del plateale gesto criminale. Su disposizione della Procura è stato rinchiuso in carcere a Castrovillari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale della città del Pollino. direttore@altrepagine.it