Si tratta dei fratelli Vincenzo e Giuseppe Gentile, del marocchino Monir Lobaudi e della compagna Sofia Romana Falco

CASTROVILLARI – La Procura aveva richiesto la conferma della misura cautelare in carcere per tutt’e 4, ma il giudice per le indagini preliminari, in ossequio alle richieste degli avvocati difensori, ha applicato nei loro confronti quella meno afflittiva degli arresti domiciliari.

Stamane sono comparsi in Tribunale per l’udienza di convalida dei loro arresti i fratelli di Schiavonea Vincenzo e Giuseppe Gentile – entrambi difesi dall’avvocato Pino De Luca – il cittadino di nazionalità marocchina Monir Lobaudi e la compagna italiana di quest’ultimo, Sofia Romana Falco.

Il quartetto era finito in manette e poi in carcere a Castrovillari la sera dell’anti-vigilia di Natale, a seguito d’una rissa scoppiata per motivi che sono tuttora ignoti che s’era consumata davanti agli occhi di numerosi testimoni in Piazza Santa Maria ad Nives (leggi QUI).

Nel corso della rissa, durante l’intervento dei carabinieri, alcuni avevano sferrato calci e pugni piure all’indirizzo degli stessi militari dell’Arma, danneggiandone persino il lunotto posteriore di un’auto di servizio mandato in frantumi.

In attesa del processo, hanno trascorso il Natale dietro le sbarre, ma trascorreranno il resto delle feste a casa, benchè in regime detentivo. redazione@altrepagine.it

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