Pene da undici mesi a 2 anni inflitte a Matteo Arcidiacono “Cancariello”, a Giovanni Arturi “A vozza” e Antonio Carvelli “Brivido”

CATANZARO – Tutti colpevoli. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Catanzaro, Chiara Esposito, stamane ha condannato – col rito abbreviato – 4 giovani coriglianesi per traffico di droga, detenzione e ricettazione d’un arsenale d’armi, e danneggiamenti, reati contestati loro a vario titolo e con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa.

Tra le armi – pistole, fucili, mitragliette e munizioni – che furono trovate dai carabinieri nei primi giorni d’agosto del 2022 in un casolare di contrada Fabrizio di Corigliano-Rossano, vi sono pure la pistola e la mitraglietta usate per ammazzare il pregiudicato 57enne coriglianese Pasquale Aquino detto ‘U spusatu, ucciso in un agguato di ‘ndrangheta la sera del 3 maggio 2022 davanti casa sua alla Marina di Schiavonea di Corigliano-Rossano, e il fucile servito per attentare alla vita del 40enne pregiudicato coriglianese Cosimo Marchese detto Il diavolo, il cui tentato omicidio sempre di stampo ‘ndranghetista fu compiuto il successivo 1° giugno in contrada Pirro-Malena sempre a Corigliano-Rossano.

L’arsenale di ‘ndrangheta scoperto dai carabinieri in contrada Fabrizio

Per il fatto di sangue e per quello mancato, i 3 presunti responsabili sono a processo davanti ai giudici della Corte d’Assise di Cosenza (Omicidio Aquino: la droga e l’intercettazione, «con quello non si scherza…»).

Nel processo conclusosi oggi a Catanzaro, invece, a Matteo Domenico Maria Arcidiacono detto Cancariello, di 28 anni (difeso dall’avvocato Giovanni Scatozza), sono stati inflitti dieci mesi e venti giorni di carcere, con la sospensione condizionale della pena;

Matteo Arcidiacono

a Giovanni Arturi detto ‘A vozza, di 45 (difeso dall’avvocato Antonio Pucci), 1 anno e quattro mesi;

Giovanni Arturi

ad Antonio Pio Carvelli detto Brivido, di 20 (difeso dall’avvocato Ettore Zagarese), 2 anni, due mesi, sei giorni e 1.239 euro di multa;

Antonio Carvelli

ad Antonio Martino detto Bullone, di 21 (nella foto d’apertura, difeso dall’avvocato Francesco Nicoletti), 6 anni, quattro mesi e 24.445 euro di multa, con l’interdizione legale per la durata della pena e l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Per tutt’e 4 gl’imputati, il giudice ha disposto la revoca delle prestazioni di previdenza o d’assistenza di cui siano eventualmente titolari.

Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro i prossimi 30 giorni. direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com