La triste storia a lieto fine giudiziario del 25enne Stanislao Pisani, d’origine bielorussa e coriglianese d’adozione  

Adottato definitivamente nel 2011, all’età di 14 anni, in un orfanotrofio della Bielorussia, da parte d’una benestante coppia di coniugi di Corigliano-Rossano, il marito coriglianese, Cosimo Pisani, di 67 anni, e la moglie d’origine francese, Claude Gassier, di 75.

Stanislao Pisani, oggi 25enne, era stato affidato in adozione internazionale alla famiglia italiana insieme ad un’altra adolescente, Anastasia Pisani, oggi 26enne. I due ragazzi, entrambi d’origine bielorussa, non sono fratelli consanguinei.

Negli anni, Anastasia ha evidentemente soddisfatto le attese dei suoi genitori adottivi, al contrario di Stanislao. I problemi più seri sarebbero cominciati al compimento della maggiore età del ragazzo, avvenuta nel dicembre del 2015. Trascorrono quattro anni a quanto pare burrascosi.

Nell’ottobre 2019 Stanislao viene cacciato di casa. Non solo. Viene denunciato ai carabinieri dai genitori e dalla sorella per maltrattamenti in famiglia, ma anche per lesioni fisiche nei confronti del padre e della sorella, ai quali il ragazzo avrebbe alzato le mani.

Dalle carte giudiziarie emerge un lunghissimo rosario d’episodi che avevano fatto scaturire le accuse nei confronti dell’oggi 25enne. Nel novembre del 2019, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Castrovillari, su richiesta della Procura, emette un’ordinanza applicativa della misura cautelare nei confronti di Stanislao, intimandogli l’allontanamento dalla casa familiare e di non avvicinarsi agli oramai ex familiari.

Seguirà il processo nei suoi confronti. E la condanna:

2 anni e dieci giorni di reclusione la pena inflittagli in primo grado il 10 marzo del 2021.

I tre familiari s’erano costituiti parti civili nel giudizio, attraverso l’avvocato Pino De Luca del foro di Castrovillari, mentre Stanislao Pisani era stato difeso dall’avvocato Antonio Pucci dello stesso foro.

Attese le motivazioni della sentenza, su mandato dell’imputato, l’avvocato Pucci l’aveva motivatamente appellata. E lunedì 20 febbraio scorso, al termine del processo di secondo grado tenutosi dinanzi ai giudici della Corte d’Appello di Catanzaro (presidente Giancarlo Bianchi, a latere Ippolita Luzzo e Giovanna Mastroianni), Stanislao Pisani è stato assolto dall’imputazione di maltrattamenti in famiglia con la formula “perché il fatto non sussiste”.

L’avvocato Antonio Pucci, difensore del giovane imputato, ha espresso piena soddisfazione per la sentenza d’appello

È clamorosamente caduto, dunque, l’intero castello accusatorio degli ex genitori adottivi nei confronti di Stanislao. Solo per un calcio al tempo dato alla sorella, i giudici d’appello l’hanno condannato a quattro mesi. Attraverso la sentenza assolutoria, i giudici d’appello hanno ovviamente dichiarato la perdita d’efficacia della misura cautelare nei suoi confronti, che, al momento della pronuncia di lunedì scorso, era ancora in atto. Le motivazioni della sentenza verranno depositate entro i prossimi 3 mesi.

Del caso di Stanislao Pisani, dal luglio del 2020 a tutt’oggi si stanno occupando i Servizi sociali del Comune, oggi anche attraverso un intervento di supporto psicologico, dal momento che i suoi ex genitori adottivi sin dal 2020 hanno instaurato dinanzi al Tribunale di Castrovillari un processo di revoca della sua adozione, richiedendo, nel giugno del 2021, all’Ufficio Anagrafe comunale, la sua cancellazione dal loro nucleo familiare.

Mentre Stanislao adesso lavora come benzinaio, e il suo datore di lavoro, che lo stima molto, gli ha pure trovato una casa, perché fino a poco tempo fa, lavorando in modo assai precario, era costretto a dormire in un Bed & breakfast facendosi aiutare dagli amici che gli vogliono bene. direttore@altrepagine.it