Il Tribunale del Riesame di Catanzaro ha annullato la misura cautelare che era stata disposta nei confronti del commerciante coriglianese dal giudice per le indagini preliminari. Soddisfatto l’avvocato Oranges

CATANZARO – Secondo i giudici cautelari di secondo grado, non sussisteva alcun tipo d’esigenza cautelare nei confronti del 39enne commerciante coriglianese Giuseppe Andrea Mangano (foto),

titolare del negozio “Thun” allo Scalo coriglianese di Corigliano-Rossano, indagato nella maxi-inchiesta “Gentlemen 2” condotta dalla Procura distrettuale Antimafia di Catanzaro diretta da Nicola Gratteri su traffici nazionali, internazionali ed intercontinentali di droga d’ogni genere, che la mattina del 5 giugno scorso ha visto finire agli arresti 25 persone perlopiù di Cassano Jonio e di Corigliano-Rossano, per effetto dell’ordinanza applicativa delle misure cautelari richiesta dai pubblici ministeri antimafia e spiccata dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro, Arianna Roccia.

L’avvocato Franco Oranges

In esito all’udienza tenutasi ieri mattina dinanzi al collegio dei giudici del Tribunale del Riesame catanzarese (presidente Mariarosaria Migliarino, a latere Barbara Elia e Rita Bosco), durante la quale il difensore di Mangano, l’avvocato Francesco Paolo Oranges del foro di Castrovillari, ha illustrato i motivi del proprio ricorso nell’interesse dell’indagato ai giudici della libertà, nel pomeriggio odierno gli stessi hanno emesso l’ordinanza che dispone l’annullamento dell’ordinanza cautelare in carcere nei suoi confronti, e, di conseguenza, l’immediata scarcerazione del 39enne.

Giuseppe Andrea Mangano torna dunque a essere libero dopo aver patito 18 giorni in cella nel carcere di Cosenza. Viva soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Oranges. redazione@altrepagine.it      

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