A Corigliano-Rossano con un primo cittadino parolaio e inconcludente, scoppia la rabbia dei bagnanti. A Roseto Capo Spulico l’amministrazione regala anche le “basi” per piantare gli ombrelloni

CORIGLIANO-ROSSANO – Quelle cronache di cui faremmo volentieri a meno. Già, perché il nostro Mare Jonio noi l’amiamo, ne siamo Partigiani, e per scriverne vorremmo poterne scrivere sempre e solo bene.

Invece, oggi, purtroppo non è così e il dovere professionale deve per forza di cose avere la meglio sulla nostra Partigianeria.

Oramai è allarme a Corigliano-Rossano tra i bagnanti, che siano essi residenti in città o provenienti da comuni più o meno vicini, oppure turisti arrivati da fuori regione o dall’estero.

Il mare è sporco sin dall’inizio dell’estate in molti tratti del pur lungo litorale cittadino. Le foto pubblicate su Facebook o in ampi gruppi di condivisione su WhatsApp, corrono veloci sugli smartphone e da giorni non si contano più. 

Un sabato di mare da incubo

Per mera fortuna, al lido di Pirro Malena dov’eravamo per il bagno stamane, le acque erano pulite, ma bagnanti più assidui ci raccontavano che oggi era così, nei giorni passati l’esatto contrario. Il sabato mattina che il cronista aveva deciso di dedicare al mare e al riposo, complice il telefono acceso, s’è però rivelato una ricezione continua di “segnalazioni”. In particolare dalla vicina e popolosissima Marina di Schiavonea e dai suoi lidi più centrali e più frequentati.

«Acqua color marrone», ci ha segnalato Rossella, coriglianese, insegnante al Nord Italia e in ferie: 

ci ha raccontato d’aver preso l’ombrellone in un lido centralissimo di Schiavonea e che «da una settimana in qua è sempre così, tutti i giorni, sia la mattina che il pomeriggio».

Da un altro lido vicino a quello di Rossella, ci hanno invece chiamati in due, a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, due avvocati della città, Mario e Matteo:

il primo ci ha denunciato la stessa “questione cromatica” che ci aveva già segnalato Rossella, il secondo ci ha raccontato che un forestiero aveva pagato l’ombrellone per la giornata dieci minuti prima, e dieci minuti dopo ha chiesto al titolare del lido la restituzione di quanto aveva pagato perché voleva andarsene, contrariato ed amareggiato proprio per le visibili pessime condizioni delle acque marine. E se n’è andato. 

Ad essere preoccupati di questa situazione sono soprattutto i genitori dei tantissimi bambini che affollano le spiagge di Schiavonea e degli altri tratti del litorale coriglianrossanese, davvero difficili da trattenere dal bagno sotto gli ombrelloni o sulla battigia.

Insomma, un sabato da incubo che si somma alle non dissimili giornate precedenti.

Abbiamo così lasciato il nostro lido e percorso in auto il lungomare:

nel tragitto abbiamo incrociato una pattuglia della polizia municipale, allertata proprio dai bagnanti. Lido per lido, i vigili si sono fermati ad “ispezionare”. Poi hanno certamente redatto una relazione di servizio. 

Durante il nostro breve giro qualcuno ci ha fermati e così abbiamo appreso della presenza, in uno dei lidi interessati, dell’assessore comunale Damiano Viteritti che detiene la delega alla Tutela dell’ambiente (compreso quello marino) da meno di due anni. Quella delega, prima di lui, era appannaggio esclusivo del suo sindaco Flavio Stasi, che taluni nostri colleghi giornalisti rossanesi s’ostinano ancora a definire «Il sindaco ambientalista»

Il sindaco Stasi

Tirando le somme (provvisorie) del 15 luglio…

Stasi è sindaco da giugno del 2019. Se la sua prima estate da primo cittadino lo esentava da responsabilità poichè non era certo possibile programmare e realizzare interventi in pochi giorni (eppure quell’anno non ricordiamo situazioni di particolare gravità ed allarme circa la balneabilità), le quattro estati successive ricadono esclusivamente sotto la sua responsabilità, politica, amministrativa ed operativa.

Considerato che questa è la quarta delle “sue” estati, sembra proprio che col “sindaco ambientalista” (solo a parole) la situazione relativa alla salute del mare e alla salubrità dei bagni sia progressivamente peggiorata ed oggi è sfuggita ad ogni controllo.

Il segretario regionale dei Verdi Giuseppe Campana, rossanese e stretto amico e sostenitore di Stasi

Sarebbe interessante, sul tema, conoscere il pensiero dei Verdi, che col loro segretario regionale, il rossanese Giuseppe Campana stretto amico e strenuo sostenitore del sindaco Stasi, proprio domenica scorsa hanno tenuto l’appuntamento della loro “campagna d’ascolto” proprio nel locus commissi delicti, vale a dire nel Palmeto sul lungomare di Schiavonea esattamente di fronte ai lidi interessati dalla contaminazione delle acque marine. A dire il vero, davanti a una ventina di persone scarse, più che “ascoltare” Campana ha parlato, non si capisce di cosa… 

I “bagnini comunali” amici dell’assessore al Turismo Argentino che costeranno 48 mila euro

Ciò mentre il potentissimo assessore di Stasi al Turismo e agli Spettacoli, Costantino Argentino – nel sogno impossibile suo, di Stasi e del resto della compagnia briscola di vedere assegnata al mare di Corigliano-Rossano la “Bandiera blu” – per il secondo anno consecutivo sta buttando a mare 48 mila euro allegramente elargiti all’associazione dei bagnini del bagnino suo amico Paolo Monte (leggi QUI).

Spiccioli se si pensa a “quanto” Stasi & Argentino faranno spendere al Comune per i tanti appuntamenti musicali “di grido” previsti nel cartellone estivo di quest’anno, un cartellone tutto elettorale dato che nella primavera dell’anno prossimo si voterà per il Comune e “il sindaco ambientalista” si ricandiderà per essere confermato. Con la risorsa primaria del turismo coriglianrossanese, il mare appunto, infognato se non addirittura inquinato. 

Complimenti amari. 

Sì, perché quelli dolci li merita una collega jonica di Stasi:

Rosanna Mazzia, sindaca di Roseto Capo Spulico, ha infatti visto i suoi 9 anni da prima cittadina salutati negli ultimi 7 consecutivi dallo sventolìo della “Bandiera blu” sul “suo” pezzo di Jonio.

La sindaca Mazzia

E la bella novità di quest’anno è che il Comune di Roseto ha disseminato tutte le spiagge libere di “basi” perchè i bagnanti possano “piantare” facilmente i loro ombrelloni.

Uno dei tratti della spiaggia rosetana

Davvero un bel regalo ai bagnanti, Chapeau! direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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