CORIGLIANO-ROSSANO – Egregio Direttore, leggendo un suo ultimo articolo sui potenziali candidati delle prossime amministrative mi sorgevano diverse domande e non poche riflessioni. 

La prima è: 

ma le oltre 6 mila firme per la richiesta di dare vox populi sulla fusione, che fine hanno fatto? 

Sarà mai data una risposta a questi 6 mila?

Anche un “No, guarda, nessun referendum perché abbiamo deciso così”

O semplicemente si sta seguendo un iter burocratico che porterà prima o poi a far pronunciare la Regione Calabria?

Viste le prossime elezioni (non lontane, tra otto mesi) immagino che il referendum dovrà essere prima delle elezioni, o mi sbaglio? 

Supponendo che il Comune di Corigliano-Rossano si perpetui, credevo che i potenziali candidati al palazzo di città, si sarebbero delineati durante il mandato dell’attuale primo cittadino, con lo strumento dell’opposizione (come la politica vorrebbe) e non che volti un po’ anonimi potessero essere calati dalle trincee politiche.

Diciamo che è più facile e meno imbarazzante votare un candidato che durante una consigliatura si sia fatto sentire, dentro o fuori dai banchi, sull’operato di una giunta. 

Infine, una riflessione sull’amministrazione attuale. Sono state fatte diverse cose, giuste e sbagliate, ma fatte. Il primo governo non sarebbe stato facile per nessuno, di una appena nata città, un tirocinio per tutti. Si saranno scontrati con problemi moltiplicati per due. Ma quello che voglio cercare di ricordare  è:

hanno mantenuto la linea di ciò che hanno detto sui palchi? 

Voglio provocare dicendo “spero che questa fusione non sia la Gaza della Sibaritide”

Nella speranza che la fusione ci abbia dato la visibilità e la capacità che cercavamo (cercavanO), la saluto.

Domenico Z.

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