CORIGLIANO-ROSSANO – Oggi più di qualcuno ci ha mandato in redazione una rassegna stampa spudoratamente zerbina relativa a una notizia politica, una delle tante, che una stampa locale liberissima spaccia come la notizia del secolo – un po’ come il matrimonio, del secolo – e cioè quella notizia capace, partendo più da Rossano che da Corigliano, di cambiare la geografia politica del mondo e d’imprimere finalmente una svolta decisiva al conflitto israelo-palestinese.

Una notizia che pure noialtri abbiamo trattato, un paio di giorni fa (Rapani e Zagarese, senza dire niente a nessuno…), e sulla quale certo non avremmo immaginato un “ritorno”.

«Mi ispiro a principi liberali ed europeisti da sempre, quindi mi sento più vicino ad un partito moderato di Centrodestra che non ad una compagine di estrema sinistra e radicale, rispetto alla quale mi ritengo distante anni luce»:

parole e musica di Aldo Zagarese, il consigliere comunale di Corigliano-Rossano e provinciale di Cosenza passato qualche giorno fa a Forza Italia, proveniente dal suo binario morto del Partito democratico cui era giunto anni addietro dopo aver lasciato la sua prima stazione, quella dell’Udc. 

Il 5 settembre del 2019 – magari solo per quel giorno, chissà… – il giovane Aldo era meno liberale e un bel po’ comunista, meno europeista e molto più calabro-lucano (quando non si vive a Francoforte, ma a Rossano!), in quella visita a Riace al compagno (ex) sindaco Mimmo Lucano appunto, assieme al compagno rossanese Temistocle Scorza noto militante dell’estrema sinistra, proprio quella radicale oggi ripudiata dal “fenomeno politico” del momento. Appartenente, solo quattro anni fa, a quell’esiguo settore del Pd che magnificava il “Modello Riace” o “Modello Lucano”, mentre tutti gli altri, nello stesso Pd, preferivano l’Averna o il Montenegro proprio come gli attuali amici di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e compagnia briscola…

A gennaio del 2020 fu proprio il Pd a candidarlo al Consiglio regionale della Calabria, ma la performance elettorale del rampollo Aldo, che nel Pd aveva praticamente “ereditato” quella candidatura che a novembre del 2014 fu di papà Giovanni già come lui stesso vicesindaco di Rossano, sortì il medesimo effetto perché venne trombato proprio com’era stato già per suo padre.

La sera del 18 dicembre 2021, mentre nel Palazzo della Provincia di Cosenza era in corso lo spoglio delle schede delle consultazioni elettorali provinciali che s’erano tenute in giornata, il sindaco di Corigliano-Rossano Flavio Stasi e il suo consigliere comunale di “opposizione” e (allora) del Partito democratico, Aldo Zagarese of course il quale poche ore dopo risultava eletto consigliere provinciale, furono visti a cena assieme in un ristorante di Rende.

Zagarese, in teoria, nel Consiglio comunale di Corigliano-Rossano disponeva esclusivamente del proprio voto, pari a 318 “punti” ponderati.

Ne prese invece 4.018, di punti ponderati, col voto di 3 consiglieri della maggioranza-Stasi e d’un altro paio di consiglieri di Corigliano-Rossano, 6 in tutto, forse 7. Gli altri 3 o 4 con ogni probabilità tra i comuni di Cosenza e Rende.

Quella cena elettorale Stasi-Zagarese non fu l’unica. Già, perché ve ne fu (almeno) un’altra in quel periodo – AltrePagine ne scrisse e nessuno smentì mai alcunché – con a tavola un terzo ospite eccellente.

Chi? 

Francesco Boccia, ora come allora parlamentare del Pd e già ministro, oltre che commissario (allora) del partito per la provincia di Cosenza e di cui Zagarese era sub… commissario.

Quest’altro appuntamento a tavola si consumò proprio a casa Zagarese, a Rossano.

Eletto consigliere provinciale coi voti di Stasi, a Zagarese, secondo i patti elettorali col suo sindaco, sarebbe poi toccato il compito di convincere il suo partito a candidare proprio il “compagno” Stasi – estraneo al Pd – al posto del già designato sindaco di Spezzano Albanese, Ferdinando Nociti ovviamente del Pd, alla Presidenza della Provincia di Cosenza.

Stasi e Zagarese

Scoperto il “piano” Stasi-Zagarese-Boccia, nel Pd vi fu una ribellione, Boccia candidò Nociti, mentre Zagarese era già eletto consigliere provinciale coi voti di Stasi, il quale, con la sua candidatura “autonoma” alla Presidenza della Provincia, mandò dritta alla vittoria l’attuale presidente Rosaria Succurro di Forza Italia, il neo partito di Zagarese.

Solo e soltanto a una liberissima stampa zerbina, oggi, Zagarese può raccontarla così: 

«La scelta di lasciare il Pd è stata dettata anche da un’assoluta mia non condivisione della scelta di sostenere l’attuale sindaco della città, notoriamente diretto responsabile della sconfitta alle elezioni provinciali, del candidato del Pd alla Presidenza, Ferdinando Nociti»!!! 

Fin qui “i dolori del giovane Aldo”. Il quale, in merito al suo ingresso in Forza Italia, l’unica verità l’ha detta proprio ad AltrePagine due giorni fa:

«Guardo a prospettive future». Che, tradotto, vuol dire che è alla ricerca di nuove (e più entusiasmanti, noi glielo auguriamo) “candidature”… direttore@altrepagine.it

Di FABIO BUONOFIGLIO

Classe 1974. Spirito libero, animo inquieto e ribelle. Giornalista. Negli ultimi 25 anni collaboratore e redattore di diverse testate quotidiane e periodiche regionali nel Lazio e nella sua Calabria. Nel 2011 fonda AltrePagine, la propria creatura giornalistica che da allora dirige con grande passione.

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