CORIGLIANO-ROSSANO – Domattina dovrà comparire in Tribunale a Castrovillari dove sarà processato per i gravi fatti di cui s’è reso protagonista la notte tra sabato 2 e domenica 3 dicembre scorsi all’interno del Pronto soccorso dell’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano-Rossano, prima d’essere arrestato dai carabinieri.

Da quella notte si trova detenuto agli arresti domiciliari su disposizione dei giudici, al cospetto dei quali, domani, dovrà rispondere della sequela di reati commessi che va dal danneggiamento alle lesioni personali, dalle minacce alla resistenza a pubblico ufficiale.

Il 23enne Giuseppe Schiavelli (foto) aveva praticamente scatenato l’inferno, quella notte, in Pronto soccorso (leggi QUI).

Stamane ci ha inviato una lettera, che integralmente pubblichiamo. 

«Cari concittadini,
vi porgo le mie più sincere scuse per ciò che è successo giorno 2 dicembre scorso in ospedale… sono consapevole che non è giustificabile quello che ho combinato…

Quel giorno i miei genitori come penso qualunque genitore vedendomi in pessimo stato decidono di portami ok in pronto soccorso per ricevere assistenza in modo tale da potermi aiutare…ma la mia ira è scattata nel momento in cui ero lì dalle ore 21:30 in cui ho chiesto di essere assistito in quanto in cattivo stato e pensieri bruttissimi nonostante la mia giovane età ed ero arrivato all’una di notte senza ricevere nessuna assistenza sanitaria, nonostante il medico di turno al pronto soccorso più e più volte abbia chiamato e richiamato nel reparto di psichiatria dicendo alla dottoressa che avevo assolutamente bisogno di essere visitato, anche perché constatava che iniziavo ad agitarmi per via del mio stato di salute; a quel punto data la sufficienza e il tono di voce della dottoressa di turno e di conseguenza riferendo al medico che non aveva nessuna voglia di visitarmi e di chiamare direttamente i carabinieri…

da qui tutta la mia rabbia si è riversata contro tutto e tutti, perché non riuscivo a capire il motivo per il quale avrebbero dovuto chiamare le forze dell ordine in quanto ho chiesto semplicemente di ricevere un assistenza medica?!.. penso sia un mio diritto no?

E nonostante non sia stato compreso ho ricevuto tanti commenti negativi e brutti augurandomi persino la morte… cosa che non si augura a nessuno, nemmeno al peggior nemico…sono un ragazzino e potrei avere l’età magari di uno dei vostri figli…ho capito il mio errore e altrettanto chiedo di nuovo scusa… Però, devo anche dire che ho trascorso ore in pronto soccorso senza ricevere assistenza». redazione@altrepagine.it

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